Innanzitutto vorrei prima festeggiare il boom di visite che questo blog ha raggiunto nella giornata di oggi con quasi 2000 utenti connessi all’ora che hanno portato le statistiche del blog a più di 200.000 visite nella giornata di oggi, un risultato mai ottenuto (anche se il nostro blog ha sempre avuto parecchie visite). Chissà quanti di loro diventeranno utenti affezionati del blog :).Grazie comunque!
Ci sarebbe poco da festeggiare, invece, per quanto riguarda il panorama pubblicitario che continua a promuovere tristi pubblicità sessiste che incitano addiritura al gioco d’azzardo. Lo stato che promuove il gioco d’azzardo approfittando della crisi e della gente ingenua che va a giocare nelle tabaccherie, nei casinò e nelle sale giochi, si arricchisce e promuove nei suoi spot un panorama stereotipato, dove a giocare sono sempre gli uomini e ci mancherebbe fossero donne, per carità! ci distoglierebbe troppo dai nostri doveri sociali tra fornelli e tra pannolini! (ovviamente sono ironica!).
Da una parte può sembrare positivo che le donne non vengano incitate al gioco d’azzardo solo se rappresentate intelligenti e responsabili perchè giocare d’azzardo non fa fighi come invece vorrebbe rappresentare lo spot mettendoci un ragazzino appena maggiorenne che fa intendere la prima volta come una scopata , dall’altra no perchè le donne negli spot che hanno a che fare con il gioco sono invece sempre rappresentate come oggetti sessuali, semi nude, ammiccanti e quant’altro, malgrado le maggiori acquirenti di gratta e vinci!
Anche in questo spot, la donna viene rappresentata come un oggetto, nel ruolo dell’ammiccante tabaccaia fino al proliferare di doppi sensi che portano il padre del ragazzo a immaginare che lui si stesse preparando per affrontare una prima volta con lei.
Sappiamo già come sono tristi le parole di un padre ad un figlio orgoglioso se lui fa sesso, che lo incita e che gli raccomanda di vincere la sua prima battaglia (come se il sesso fosse una guerra tra sessi) tenere alto il suo onore, quando nello stesso Paese l’onore di una ragazza fa rima con verginità, l’esatto opposto che porta a milioni di ragazzine italiane a non confessare la loro prima volta fino al matrimonio o a tenersela per sè (e questo è pericoloso quando c’è poca disinformazione sessuale). Immaginatevi se la protagonista fosse una ragazzina, sarebbe stato inconcepibile che il padre gli suggerisse di avere rapporti sessuali prima del matrimonio e prima dei 18 anni! Non sentiremmo un padre che si stupisce che la figlia non abbia fatto sesso prima dei 18 anni e nemmeno sua madre sarebbe contenta!
Quindi si è provveduto subito a mettere ciascuno nel proprio ruolo stereotipato e classico di un’Italietta arcaica, provinciale e cattolica: la ragazza nei panni della sexy barista che non è figlia, nè sorella di nessun protagonista e il ragazzo nei panni del ragazzino che va a giocare il suo primo gratta e vinci.
Ecco perchè lo spot mi è sembrato sessista e mi ha scandalizzato di più questo che il fatto che inciti al gioco d’azzardo per permettere allo Stato di mangiarsi i nostri soldi.
PS: Lo spot inciterà al gioco responsabile (anche se solo apparentemente) ma non al sesso responsabile e sicuro (infatti al padre che ha pensato che il figlio dovesse fare sesso, non gli è passato nemmeno per l’anticamera del cervello di dagli un condom), anche se la pubblicità sarebbe stata comunque sessista!. E’ chiaro che anche per questo lo spot evidenzia anche dei tabù sessuali spaventosi, classici di un’Italia arretrata!
Mary