La primavera dello sguardo

Creato il 29 novembre 2011 da Gianlucaweast @gianlucaweast
Guardate questa fotografia. Dietro, in secondo piano, c'è un cameraman giapponese (non si vede, ma credetemi: è giapponese), con la sua enorme telecamera + cavalletto e tutto il resto. Dimenticatelo pure. Sta facendo il suo lavoro, ma non ci interessa. E' li' per dare senso, nel contrasto, al resto. E ora guardate chi sta in primo piano: tre ragazzini (dimentichiamo il ragazzo più grande sulla destra). Due hanno il telefonino, l'altro (sinistra) una piccola telecamera messa peggio della mia caffettiera messa malissimo. La primavera araba è tutta qui. La rivoluzione araba è in questa immagine, con i suoi elementi: sguardo, testimonianza, denuncia, soggetto (nel senso di individuo attore della propria vita, esistenza). E' una delle mie foto recenti preferite. Il ragazzino sulla destra, quello in centro: occhi serissimi e attenti, come a dire vi stiamo osservando, registrando. E le nostre immagini saranno proliferate sulla rete, nelle case di tutti, e se va bene anche in TV. Testimoni, tutti quanti. In prima linea. Appiccicati alla realtà. Testimoni di realtà. La primavera araba ci insegna che la realtà vissuta da protagonisti con gli occhi aperti si trasforma, da parete in cemento armato, in realtà interpretata (e quindi: non più subita) e soprattutto raccontabile. Quando racconti una storia con le immagini, puoi cambiare la realtà.


(c) 2011 weast


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