La signora prima che hai servitoera bella, capelli sciolti e biondipareva lei la primavera con quel culofasciato dentro pantaloni stretti.
Che piacere toccarlo in quel momentose dietro quel sorriso ci fosse statoun informato consenso al toccamento.Ho evitato discussioni, pagato il pegno
e poi sono di corsa uscito guardandose con questo caldo già le rondinifossero arrivate. No, non ancora, soloafricani che manutengono le viti dei signori
marchese e marchesi frescoribaldiche sulle pagine dei giornali la domenica [vedi foto in basso]dicono che grazie alla cura della famigliaproducono vino d'oro - come se fossero loro
coloro che da mane a sera sotto sole o noaggiustano i filari, spargono concimi, taglianofoglie e tralci. No, non sono loro nonci credete, non gli credete, date retta non
gli date consenso, anzi, se li vedetesorridenti ai bordi delle strade e liriconoscete, fategli un pernacchio forteche rimbombi nella splendida vallata
che, ingiustamente, dicono gli appartenga.Anche la Chiesa dice che fu Costantinoa darle il diritto di possedimento. Tutti cosìindietro a risalire all'atto che suggella
la proprietà. Tuttavia, se valesse davveroquesto discorso, allora tutti avremmo dirittodi risalire indietro nel tempo: e scopriremmoche tutto è di tutti, anche se abbiamo ereditato
solo la fatica di vivere, e poca gioia sottrattao elemosinata, come se fosse un lussounire al respiro il sorriso e lo stomaco pienodi sapore buono di pane fresco.
Dunque è primavera: pazienza.Anche questa volta la vita ricomincialo vedi dai fiori dei pochi mandorli quiintorno, dal primo assalto di formiche.
È primavera, ma non vi preoccupate.Non datele credito se non vi piacetroppo questo fulgore, fate fintadi niente, dite: la primavera non esiste.
Dite: esisto io, finché dura, e duro restocome il burro a invidiare la querciae un sasso con la forma del mio visoin cui mi specchio inutilmente.