La privacy di Mr. Facebook

Da Maurizio Lorenzi

Proponiamo questo stimolante editoriale di qualche giorno fa. La penna è quella di Marco Dell’Oro, prestigiosa firma de l’Eco Di Bergamo.

La privacy di Mr. Facebook

Mark Zuckerberg non bada a spese: il creatore di Facebook ha investito 30 milioni di dollari per acquistare quattro case dei suoi vicini a Crescent park, Palo Alto, California, il quartiere di super-ricchi dove vivono anche il boss di Yahoo, Marissa Mayer, e quello di Google, Larry Page. Manie di grandezza alla Grande Gatsby? Debolezze degne di un Paperon de’ Paperoni? Macché, lo shopping immobiliare compulsivo non mira ad abbattere le case esistenti per costruire una maxi-proprietà, ma nasce da una ragione molto più prosaica: evitare il rischio di trovarsi a fianco qualche vicino non gradito, oppure scongiurare la possibilità che uno speculatore cementifichi intorno alla sua reggia un supermercato.

Lo riferisce la stampa Usa: Zuckerberg, dopo aver letteralmente «strappato» le case ai proprietari con offerte ben al di sopra del prezzo di mercato, le ha riaffittate alle famiglie che vi risiedevano. Singolare davvero, il comportamento del fondatore del social network più visitato e chiacchierato del pianeta, l’uomo che in quasi dieci anni ha convinto un miliardo e duecentomila persone a non farsi i fatti propri su Facebook, ma a condividerli con il resto del mondo. Evidentemente, il magnate 29enne (nominato nel 2008 dalla rivista Forbes il «più giovane miliardario al mondo»), può condividere tutto, ma non la privacy.


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