Barack Obama potrebbe quindi diventare colui che ha sancito il riconoscimento della salute come un diritto umano, favorendo un passaggio storico pari a quello dei diritti civili e del voto alle donne.
Sia ben chiaro, non siamo di fronte ad una rivoluzione, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta; sopratutto per quei 32 milioni di americani che potranno finalmente vedere riconosciuto il loro diritto alla salute.
Con questa legge le assicurazioni non potranno più rifiutare la copertura ai bambini affetti da patologie croniche (tipo l'asma) e dovranno accettare i giovani fino a 26 anni (ora il limite è di 18 anni) nei piani sanitari dei genitori. Non solo; le pre-condizioni non potranno più essere un fattore discriminante ed i singoli con reddito fino a 29 mila dollari e le famiglie con reddito fino a 88 mila dollari annui avranno diritto a forme di assistenza per l'acquisto dell'assicurazione che diverrà, perciò, obbligatoria. I datori di lavoro di piccole società saranno obbligati a fornire copertura sanitaria ai propri impiegati e il Medicard, l'assistenza sanitaria per i più poveri, verrà allargata ad una fascia di età molto più ampia. Ovviamente per rendere possibile tutto questo le assicurazioni sanitarie più costose saranno soggette ad una tassazione più ampia.
Ovviamente i Repubblicani non si daranno per vinti e la strada da percorrere sarà ancora lunga, ma gli U.S.A. hanno fatto i primi passi per diventare quello che millantano di essere da anni... una delle più grandi democrazie del mondo.
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