La prossima destra

Creato il 01 febbraio 2012 da Andreapomella

Guido Roberto Vitale è uno dei più importanti banchieri d’affari italiani. Il fatto che spesso sia chiamato il “finanziere rosso” nell’ambito di questo post ha una rilevanza secondaria. Il banchiere Vitale ha dichiarato all’Espresso la sua ricetta personale per uscire dalla crisi, che è sintetizzabile in tre concetti: Più spese militari, meno laureati, e basta parlare di diritti. Il banchiere Vitale, forse inconsapevolmente o forse no, ha tracciato lo schema della prossima destra italiana, quella che emergerà dalle ceneri del berlusconismo. Il filo che lega le idee del banchiere Vitale all’uomo di Arcore è ben visibile quando dichiara che “l’economia ripartirà quando cambierà l’umore degli italiani e quando diventeremo tutti più ottimisti”. Ottimismo, quindi, spese militari, disprezzo per l’istruzione, cinismo, svilimento dei diritti soggettivi, la ricetta del banchiere Vitale, aristocratico finanziario, va nel solco delle proposte dei Marchionne, in quel mix di evocazione di valori moraleggianti e maschio utilitarismo. Le idee del banchiere Vitale hanno tuttavia una loro specificità che nella storia della destra appaiono nuove, sono la continuazione ideale della politica del salvataggio di cui l’attuale governo è promotore e attuatore. La nuova destra nascerà da qui, da dove nasce da sempre, dall’evocazione del manico, dalla radicalizzazione delle idee, dall’insofferenza dei diritti acquisiti, e da dove non dovrebbe nascere mai, ossia dalle idee di uno col portafoglio a sinistra.


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