La prova costume? Genera depressione

Finalmente l’estate è arrivata e porta con sè il difficile quanto complicato momento della tanto temuta prova costume. E che sia così temuta non è poi solo un modo di dire. Sembra proprio, infatti, che la ricerca del costume da bagno per molte donne sia motivo di insoddisfazione e di depressione.Marika Tiggemann, psicologa della Flinders University in Australia, ha condotto una ricerca, publicata su Live Science, che ha rivelato come la prova costume sia per una donna un momento critico, che spesso puà portare alla depressione.

All’origine di questo senso di inadeguatezza vi è un problema di auto-oggettivazione. Ma di cosa si tratta? Mentre nel processo di auto-oggettivizzazione sessuale la donna è portata a considerare se stessa un oggeto del desiderio sessuale, in quello di auto-oggettivazione questa si estrania da se stessa e si considera come un oggetto.

E’ questo processo che suscita nelle donne un senso di insoddisfazione e di inadeguatezza, che in molti casi porta fino alla depressione.

Per evitare di giungere alla prova costume con quest’ansia incontrollabile, cercate di lavorare per tempo su voi stesse e sul vostro fisico: prendetevi cura del vostro corpo, mangiando sano e genuino e contenendo le dosi di cibo, bevendo molta acqua e praticando tanta attività fisica, ottima per il benessere psico-fisico e per l’umore.

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