Il Commissario Benito Infurnari lo ha deciso per risparmiare l’iscrizione pari a 62mila euro l’anno.
A cosa servisse esservi associati non lo sappiamo, ma quanto costasse la quota sociale annua di iscrizione della Provincia regionale di Agrigento all’Urps, Unione regionale della Province siciliane, adesso si: oltre 62mila euro.
Una cifra che, ha commentato il commissario straordinario dell’Ente Benito Infurnari lo ha fatto “sobbalzare sulla sedia”, spingendolo adesso a predisporre una determinazione per chiedere l’uscita immediata dall’Unione.
Questa, composta da rappresentanti – anzi, ex rappresentanti- delle Province, ha il compito di “seguire nell’interesse delle Province regionali tutta la normativa nazionale e regionale, intervenendo – se necessario – presso gli organi governativi dello Stato e della Regione, finalizzando tutta l’attività alla valorizzazione della posizione e della funzione dell’ente provincia e promuovendo tutte le iniziative dirette a realizzare concreti obiettivi per una politica di sviluppo regionale, in una visione allargata al contesto nazionale e comunitario. “.
Un’attività che non ha portato a grandi risultati, visto che siamo giunti al commissariamento e da tempo si parla di un processo di riforma degli enti.
“Al fronte dei tagli previsti dalle manovre finanziarie regionali – spiega Infurnari – abbiamo avviato e continueremo ad attuare, una serie di iniziative per ridurre le spese non essenziali e questa, dato il percorso legislativo verso la creazione dei Liberi consorzi mi appare realmente inutile”.
L’uscita dall’Urps, comunque, non avverrà prima del 2014, dato che per quest’anno la Provincia ha già pagato la quota del 2013, ma Infurnari ha anticipato che altri tagli sono previsti nelle prossime settimane.
“Nel tentativo di ridurre la spesa – spiega – senza aggredire i servizi stiamo effettuando un monitoraggio degli impegni economici dell’Ente in modo da eliminare il superfluo, anche se si tratta comunque di provvedimenti di modesta entità, dati gli importi”.
Per risanare i conti, infatti, più che tagli sono necessari nuovi fondi, quelli che la Regione attualmente non sembra intenzionata a finanziare gli enti che vuole riformare. Per questo Infurnari sarà in settimana all’assessorato Enti locali e a quello Istruzione e Formazione per chiedere finanziamenti straordinari.
“Visto che non è stato stanziato nulla a carattere generale – spiega – mi recherò in assessorato con piani dettagliati che spieghino la drammaticità della situazione”.
Vi sarebbe infatti ad oggi un “serio pregiudizio” sulla garanzia di settori come l’assistenza scolastica e domiciliare dei portatori di handicap, così come il funzionamento degli istituti scolastici e del Cupa.
“Rappresenteremo le istanze del territorio – conclude Infurnari -, speriamo le accolgano”.
Il Commissario Benito Infurnari