La Provincia di Catanzaro si impegna per l’estradizione del terrorista rosso Cesare Battisti

Creato il 26 gennaio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

per l’estradizione del terrorista rosso Cesare Battisti

a cura di Iannozzi Giuseppe

Franco Frattini attende che le autorità brasiliane decidano per l’estradizione del terrorista rosso Cesare Battisti. Intervistato da Radio anch’io, Frattini ha dichiarato: “Mi aspetto una decisione del Tribunale supremo del Brasile che affermi quanto già dichiarato, cioè che Battisti deve essere estradato in Italia”.

Nell’intanto la Provincia di Catanzaro, con un apposito Ordine del giorno, lasciando parlare il vicepresidente del Consiglio Provinciale di Catanzaro, Emilio Verrengia, ha ricordato che il terrorista rosso Cesare Battisti è stata condannato, secondo lo stato di diritto italiano, all’ergastolo per atti di violenza a mano armata e  per ben quattro efferati omicidi, tra cui quello del maresciallo degli allora agenti di custodia, Antonio Santoro (Udine 6 giugno 1978) e dell’agente Andrea Campagna (Milano 19 aprile 1979).
Il testo dell’Ordine del giorno evidenzia: ”Battisti venne arrestato nel 1979 nell’ambito di un’operazione antiterrorismo e detenuto nel carcere di Frosinone, dal quale il 4 ottobre 1981 riuscì ad evadere e a fuggire in Francia da cui poi si trasferì in Messico. Rientrò a Parigi nel 1990 dove, poco tempo dopo, venne arrestato a seguito di una richiesta di estradizione del Governo italiano. Nell’aprile 1991, dopo quattro mesi di detenzione, la Chambre d’Accusation di Parigi lo dichiarò non estradabile. La magistratura italiana richiese nuovamente la sua estradizione, che venne concessa dalle autorità francesi il 30 giugno 2004. Il Consiglio di Stato francese e la Corte di cassazione, con due successive decisioni sulla richiesta di estradizione, autorizzarono la consegna di Cesare Battisti alle autorità italiane. A seguito di tale provvedimento Cesare Battisti si rese latitante, lasciando la Francia e facendo perdere le sue tracce sino al suo arresto avvenuto a Copacabana, in Brasile, il 18 marzo 2007. L’ultimo ricorso, presentato da Cesare Battisti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, contro la sua estradizione in Italia, venne dichiarato dalla stessa Corte inammissibile nel dicembre del 2006 in quanto manifestamente infondato. Con una decisione opinabile sul piano giuridico ed eticamente discutibile, il Ministro della giustizia del Brasile, Tarso Genro, ha concesso lo status di ‘rifugiato politico’ a Cesare Battisti. Tutto ciò ha suscitato così non solo lo sdegno e la riprovazione del Governo italiano ma anche ‘rammarico e stupore’ da parte del Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano”.

Verrengia
conclude l’Ordine del giorno impegnando ”il Presidente, la Giunta e il consiglio provinciale di Catanzaro, a farsi portavoce presso tutti gli Organi ed Enti competenti affinché gli stessi si adoperino ad adottare ogni più opportuna azione utile per la tutela del proprio ordinamento giuridico in sede internazionale, con l’eventuale adozione di interventi sul piano delle relazioni diplomatiche, economiche e commerciali, al fine di richiamare il Governo della Repubblica federativa del Brasile al rispetto dei trattati internazionali sottoscritti in materia di estradizione. E’ necessario invitare il Governo del Brasile ad operare per concedere l’immediata sua estradizione, affinché possa scontare in Italia la pena a lui comminata per i reati commessi; nonché a rafforzare gli strumenti di cooperazione internazionale per la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata”.

E il Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia) plaude all’iniziativa della Provincia di Catanzaro.


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