C'è una connessione diretta tra la salute della flora batterica intestinale e quella mentale, sin dalla nascita dei bambini. Non basta diminuire le sostanze eccitanti a base di caffeina per ridurre lo stress. Un intestino che funziona bene aiuta il benessere psicologico. Oggi, i nuovi obiettivi della psichiatria stanno aprendo dei nuovi scenari e fissano l'attenzione sull'asse intestino-cervello. E' stato scoperto che il collegamento tra i due organi è bilaterale. Per semplificare, se è vero che lo stress cambia la flora batterica, i studi scientifici moderni hanno dimostrato che è anche vero il contrario: cioè, i batteri dell'intestino possono influenzare la sensibilità della sfera emozionale del cervello. Come spiega il dr. Biggio (ordinario di Farmacologia all'università di Cagliari), la relazione tra microbioma intestinale e psiche, nasce dai batteri presenti nell'intestino che producono molto DNA, condensano le molecole che, per un complicato meccanismo di mediazione immunitario, ormonale e neurale, regolano la salute del cervello. Secondo l'American Psychological Association (APA), i batteri intestinali producono un'ampia gamma di sostanze neurochimiche che il cervello usa per la regolazione dei sviluppi fisiologici e mentali, inclusa la memoria, l'apprendimento e l'umore. Altri aspetti collegati all'alimentazione (probiotici e cibi fermentati) possono aumentare la capacità di resistenza e diminuire lo stress.