La pubblicità: un salvagente in tempo di crisi

Creato il 20 febbraio 2011 da Bianchi
Cassa integrazione e disoccupazione aumentano, i consumi si arrestano. Attorno a noi c’e’ crisi: molte attività commerciali chiudono, altre soffrono e tentano di restare a galla…In questa difficile situazione economica, sono le aziende più piccole a soffrire maggiormente, a causa della loro incapacità di implementare una idonea strategia di marketing. Generalmente queste aziende adottano un atteggiamento passivo, risparmiano fino al centesimo e sperando che “passi al piu’ presto“…e la frase che si sente pronunciare più frequentemente di questi tempi tra negozianti e piccoli imprenditori è: “ora ho altre priorità”.Ma ridurre considerevolmente o addirittura azzerare le spese pubblicitarie è un atteggiamento decisamente perdente. La pubblicità non è una voce del conto economico che si può variare senza alcuna conseguenza. Afferma David Ogilvy, uno dei più famosi pubblicitari di tutti i tempi, nel suo libro“Ogilvy on Advertising”: ”Sono giunto alla conclusione di considerare la pubblicità come parte del prodotto, da trattare come costo di produzione, non come un costo di vendita. Ne segue che non dovrebbe essere tagliata quando i tempi sono duri, non più di quanto risparmiereste per qualunque altro ingrediente essenziale del prodotto.”La pubblicità è il “carburante” indispensabile per stimolare la domanda di beni e servizi e i momenti “difficili” non sono certo quelli migliori per smettere di comunicare.Comunicare durante un periodo di recessione,  quando gli competitors tacciono, vuol dire raccogliere ildoppiodella visibilità e del consenso e uscire dalla crisirafforzati, con più clientie pronti alle nuove sfide del mercato.Per comunicare bene non occorrono necessariamente grandi budget: ma una strategia mirata. E’ inutile farsi pubblicita’ “a tappeto”. Occorre focalizzare correttamente la comunicazione sul target, individuando le strade migliori per ottenere visibilità.A questo punto diventa cruciale la scelta del consulente pubblicitario. Il fai da te è vivamente sconsigliato. Meglio affidarsi a chi lo fa di mestiere, con entusiasmo e dedizione e sa come “prendere per mano il cliente” e accompagnarlo sulla strada del successo, immedesimandosi nel suo business e trovando le soluzioni in grado di ottimizzare la resa dei suoi investimenti.

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