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La qualità della vita nella Provincia Regionale di Agrigento

Creato il 28 novembre 2012 da Lanzaron @lanzaron
La qualità della vita nella Provincia Regionale di AgrigentoSorpresa. La classifica del «Sole24Ore», nell'annuale report sulla qualità della vita ci dà in risalita. Dice, a seguito di complicatissimi calcoli statistici, che siamo al 95° posto. L'anno scorso eravamo al 101° posto.
C'è comunque poco da essere allegri perché i dati relativi all'economia e, per la prima volta dopo molti anni, quelli dell'ordine pubblico sono in peggioramento. Questi i numeri emersi nel report del prestigioso quotidiano economico milanese.
Nella classifica generale relativa al tenore di vita (composto da sei sotto settori) siamo al 98° posto (ed eravano al 104°). Le singole voci però sono piuttosto negative. Abbiamo un Pil pro capite di 13.169 euro (penultimi in Italia), ben al di sotto della media nazionale che è di 21.838. Produciamo poco più di un terzo di un milanese. Gli agrigentini hanno in media risparmi pro capite per 9.929 euro (siamo al 100° posto). La media italiana è di 16.393 euro e la più «ricca» è Milano dove ogni abitante ha in media depositi per oltre 35 mila euro. Abbiamo pensionati alla fame: l'assegno medio da noi è di 515 euro (siamo al 105° posto), sotto la media nazionale che è di 729 euro (e un pensionato milanese supera di poco i mille euro). Siamo terzultimi nei consumi (per auto o pc): spendiamo 593 euro a testa (siamo al 105° posto). La media italiana è di 1000 euro, ad Aosta ne spendono 1337. Il costo della casa è ancora «contenuto»: da noi 1500 euro al metro quadro in zona semicentrale (ma è una media provinciale) e siamo al 19° posto. A Roma ce ne vogliono oltre 5 mila e a Milano quasi 5 mila.
Poche note liete anche nel dato degli affari e lavoro: siamo ultimi insieme a Reggio Calabria. Siamo penultimi nella disoccupazione: il nostro tasso è al 17,1 per cento (quello medio nazionale è dell'8,74% e a Bolzano è del 3,3%).
Così così nella sezione servizi, ambiente e salute: siamo stabili all'80° posto. Ma a sorpresa siamo al vertice nazionale nella connessione veloce conquistando il quarto posto come copertura della banda larga (superati solo da Milano, Palermo e Napoli).
Nella nostra provincia, nonostante la crisi economica, reggono le coppie: il dato di divorzi e separazioni è tra i più bassi d'Italia: siamo all'11° posto e solo 33,91 coppie ogni 10 mila si separa o divorzia (la media nazionale è di 55,41 e a Cagliari sono 115,14). Bassissima anche la presenza di stranieri: solo il 2,37 per cento della popolazione (contro oltre il 13 per cento di Brescia e Prato).
Brutte notizie dal fronte dell'ordine pubblico dove eravamo al 15° posto e ora siamo al 27°. Crescono i furti e le rapine (62 ogni 100 mila abitanti) e siamo al 26° posto contro il 13° dell'anno scorso (la media nazionale è di 162,44 e la peggiore in Italia è Genova con 733); gli appartamenti svaligiati sono quasi 200 ogni 100 mila abitanti (siamo al 24° posto eravamo al 20°; la media nazionale è di 318 e la peggiore in Italia è Lucca con 651). Peggiora anche la classifica delle auto rubate: siamo al 49° posto ed eravamo al 22° (qui si rubano 70 auto ogni 100 mila abitanti, la media nazionale è 118, la peggiore del Paese è Catania con 801). Poche le estorsioni denunciate (forse perché è un reato che ha una forte connotazione mafiosa) e pochi i reati di natura informatica.
Nella classifica del tempo libero saliamo di tre posti: eravamo al 106° posto e ora siamo al 103°. Ci sono più librerie (siamo al 68°, eravamo al 102°): il dato dice che ci sono 7,6 librerie ogni 100 abitanti (la media nazionale è di 8,3, a Massa Carrara ce ne sono 17,7).

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