La Quaresima (che significa quarantesimo giorno) è il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e dura 40 giorni: ha inizio il Mercoledì delle Ceneri e finisce alla messa Vespertina del Giovedì Santo.
Questi 40 giorni ricordano quelli che Gesù ha vissuto nel deserto prima di iniziare la sua predicazione. Il cristiano deve vivere la quaresima così come l'ha vissuta Gesù, deve cercare di imitare Gesù, non partendo per deserti assolati, ma creando dentro di se un DESERTO nel quale risuoni la PAROLA che purifica e illumina, un DESERTO nel quale Dio potrà parlare al nostro cuore per educarci all’Assoluto, spogliandoci dei nostri idoli (Dt 32,10-12), un DESERTO dove Dio c’incontra e ci purifica.
Così come Gesù si reca nel deserto per attingere forza dal Padre, così anche noi dobbiamo cercare di fare silenzio intorno a noi e di ritrovare un’esistenza abitata nel profondo dalla presenza di Dio. Durante il tempo della Quaresima la Chiesa ci invita a dedicare una particolare attenzione a ciò che è essenziale nella nostra vita, la fede, cercando di eliminare ciò che la contrasta e la inaridisce.
Signore, donami la docilità interiore per entrare nel deserto
e far tacere ogni altra voce che non sia la tua.
Che io non ascolti la mia fame, ma contempli il tuo Pane.
Che io non ascolti ciò che mi manca, ma
desideri unicamente la tua presenza come pace di
tutto il mio essere. Che io non pieghi le ginocchia di
fronte alle scintille delle promesse umane, ma sappia
chinarmi davanti a te per riempire la brama del
dominio dell’abisso del servizio amante.
La tua Parola sia il mio deserto!
Amen.
Riserviamo più tempo a Dio, ritagliamo uno spazio di tempo per stare con Lui nella preghiera.
Preghiere consigliate:
1. Misteri dolorosi
2. Via Crucis (anche solo le stazioni)
3. Lettura del Vangelo: Mt 26, 17-27, 66 / Mc 14, 12-15 / Lc 22, 7-23, 56 / Gv 13, 1-19, 42
4. Salmi penitenziali: 6, 31, 37, 50–, 101, 129, 142
5. Visita a Gesù Eucaristico
6. Un fiore al Tabernacolo
7. Valorizzare le ore 15
8. Partecipare ogni giorno alla Comunione
Penitenza:
a) Il venerdì non mangiamo carne, in memoria della morte di Gesù
b) Compiamo il nostro dovere a casa e nello studio con precisione, amore e spirito di sacrificio
c) Viviamo con pazienza in unione con il Signore le inevitabili contrarietà della giornata
d) Scegliamo una piccola penitenza rinunciando a qualcosa (dolci, bibite, etc) o nel divertimento (rinunciando ad un programma in TV) o nelle spese superflue (contrastando la spinta al consumismo)
e) Impegniamoci a correggere un nostro difetto o a valorizzare una virtù
come se li avessimo conosciuti da poco e mettiamo amore in tutti gli incontri.
Così tra genitori e figli, tra fidanzati, tra compagni di scuola
potremo vivere il comandamento dell’amore.
b) Chiediamoci spesso “cosa posso fare per le persone che incontro?”…. “di cosa ha bisogno chi mi sta di fronte?”….
c) Facciamo agli altri ciò che vorremmo venisse fatto a noi.
d) Perdoniamo coloro che ci hanno fatto del male, compiendo noi il primo passo verso di loro
e asteniamoci da critiche e pettegolezzi.
e) Abbiamo cura delle persone sole, deboli e sofferenti:
talvolta anche una telefonata può illuminare la loro giornata.
f) Avviciniamo i nostri amici e familiari al Signore, invitandoli alla Messa e alla Confessione,
regalando loro il Vangelo e il Rosario, parlando con loro della nostra fede e della nostra amicizia con Gesù.
g) Dando consigli agli altri, pensiamo a come li consiglierebbe il Signore.