Le camicie rosse (molti di loro indossano una specie di tuta nera e hanno una bandana rossa annodata in testa) si aggirano nei dintorni dello spiazzo di Sanam Luang e di Rachadamnoen Road. I minimarket dell'area non vendono alcolici, nemmeno prima della mezzanotte. Qualcuno compra delle casse di bibite energetiche e distribuisce le bottigliette tra i manifestanti. Alcuni giovani si fermano a chiacchierare con gli stranieri, sorridono, rispondono alle domande, si fanno foto di gruppo. I Rossi arrivati dalle province dell'Isan hanno portato con sé quantità enormi di papaia acerba, pasta di pesce fermentato e peperoncini: saranno in grado di pestare som tam per una settimana almeno. Domenica mattina, da un ponte pedonale sopra Pahonyothin Road, si può osservare una parata di camion, auto e songthaew che trasportano centinaia di persone con bandiere rosse al vento. Si mettono in posa davanti alle macchine fotografiche, urlano all'indirizzo degli astanti che ricambiano con sorrisi e saluti. Lunedì mattina un corteo molto più folto potrebbe passare proprio di qui, ma in senso opposto, alla volta della base dell'11mo reggimento di fanteria, dove il premier Abhisit ha fatto allestire la sua stanza dei bottoni.E' soltanto la quiete prima della tempesta?
Foto di un corteo di Camicie Rosse in Pahonyothin Road, Bangkok, di Fabio Pulito