di J. Blakenson
con Chloe Moretz, Nick Robinson, Liev Schreiber
Usa, 2016
genere, fantascienza
durata, 112'
Ora, considerato che nella prima parte di film Blakenson preferisce lasciare spazio alla dimensione post apocalittica prodotta dalla catastrofe e allo spirito d’avventura della giovane protagonista (Chloe Moretz), impegnata a sopravvivere ai rastrellamenti del nemico, “La quinta onda” potrebbe risolversi ricalcando per filo e per segno i codici e gli stilemi del disaster movie, ipotizzando alternative futuribili e palingenesi riparatorie. Senonché, avvalendosi di una svolta narrativa sorprendente e citazionista per le analogie con un classico della fantascienza come “L’invasione degli ultracorpi”, capita che il film un poco alla volta assuma le forme di quelle saghe cinematografiche che a partire da Twilight e Hunger Games hanno raccontato i turbamenti dell’età giovanile inquadrandoli all’interno di universi leggendari e distopici, e che pur con le limitazioni di un budget da film indipendente “La quinta onda” in qualche modo replica nella contrapposizione tra la resistenza degli umani, ancora in nuce ma ben agguerrita, e la persistenza della minaccia aliena, attuata con forme di controllo e di manipolazione degne del grande fratello orwelliano.