Per tutti gli appassionati di pittura, ecco una notizia sensazionale! Dall’8 febbraio al 25 maggio 2014, “La ragazza con l’orecchino di perla”, il capolavoro di Vermeer, sarà in Italia, precisamente a Bologna, esposto a Palazzo Fava.
Il quadro sarà indiscusso protagonista della raffinata mostra sulla “Golden Age della pittura olandese”, curata da Marco Goldin e, tra gli altri, da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum che si trova a l’Aja, in Olanda, dove il capolavoro di Vermeer è conservato.
Questa storica occasione nasce dalla collaborazione tra Fondazione Carisbo, e per essa il suo presidente professor Fabio Roversi- Monaco, e Marco Goldin, storico dell’arte ed amministratore unico di “Linea d’ombra”, ente con sede a Treviso, che si occupa dell’organizzazione di mostre d’arte.
La luce qui la fa da padrone. Dipende tutto dal modo in cui il pittore ha “giocato” con questa luce, che irrompe ed “invade” letteralmente il mezzo busto della giovane donna, disposto di scorcio. La ragazza parrebbe ritratta accanto ad una finestra, di cui però non vi è traccia, che fa entrare una luce naturale capace di scoprirne i connotati.
Una luce che, a ben guardare, sembra propagarsi ed estendersi oltre la figura, quasi potessimo goderne anche noi, visitatori che sostiamo ad ammirarla. E sempre la luce, che dopo avere sostato sul copricapo, essersi allargata sul viso e sulla veste di raso, dorata, viene ripresa sul bianco colletto e sul pizzo del turbante, per andare a concentrarsi sul famoso orecchino che la ragazza porta, e che dà il titolo al quadro.
Nel suo “giro infinito”, viene quasi “catturata” da quel solo monile, grande e a forma di goccia, unico vezzo di quella che appare come una donna vestita modestamente. L’arrivo in Italia di questo straordinario dipinto è frutto di una trattativa durata un paio di anni, a partire dal momento in cui il Mauritshuis, custode di opere importantissime, da Vermeer fino a Rembrandt, è stato chiuso per lavori di restauro ed ampliamento, che ne vedranno la riapertura al principio dell’estate 2014.
Il capolavoro di Vermeer, benché opera di punta, non sarà solo. A Bologna sarà infatti accompagnato da una quarantina di altre opere dello stesso Museo olandese. Ci saranno altri lavori di Vermeer, come “Diana e le sue ninfe”, grande olio del Maestro. E ancora, ben 4 Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese.
A febbraio, tutti a Bologna quindi, per questa occasione imperdibile, e per osservare quel volto, simbolo da sempre di bellezza, immortalato da mano tanto sapiente.
Written by Cristina Biolcati