‘La ragazza con la bicicletta rossa’: intervista a Monica Hesse

Creato il 02 febbraio 2016 da Fedetronconi

“Se avessi saputo che cosa sarebbe successo e che cosa avrei imparato in seguito sull’amore e sulla guerra, non avrei perduto l’occasione di dirglielo allora.”

Amsterdam,1943: in una città piegata al dominio nazista la giovane Hanneke batte tutte le strade a bordo della sua bici rossa per mantenere la famiglia rivendendo diversi prodotti del mercato nero: caffè, cioccolato, calze e molteplici altri oggetti quotidiani il cui valore è fortemente rivalutato in momenti critici quale un conflitto mondiale.
L’inaspettata richiesta della signora Janssen, cliente desiderosa di ritrovare non un bene materiale bensì l’ancora più preziosa presenza di Mirjam, una bimba ebrea nascosta nella propria casa e misteriosamente scomparsa, rappresenta per Hanneke una ulteriore sfida nella sua crescente resistenza al nazismo. Una prova di coraggio, di riscatto e di ricerca di se stessa coinvolgente il lettore in un climax emozionale teso alla buona riuscita dell’impresa e alla vittoria dell’amore e della forza morale in un contesto permeato di violenza e inumanità.
Sullo sfondo dell’Olocausto, immane tragedia umana oggetto di un’ampia riflessione narrativa e cinematografica, l’autrice delinea con originale delicatezza e non scontato realismo i più comuni nonché dicotomici sentimenti: paura e coraggio, codardia e altruismo, cinismo e speranza, intrecciando l’universale al quotidiano e affermando con forza la possibilità di rinascita dalle situazioni più dolorose.

Abbiamo chiesto alla scrittrice di parlarci di uno dei protagonisti della narrazione: Amsterdam, una città dilaniata dagli orrori della guerra.
“Ho sempre desiderato visitare Amsterdam, fin da quando, a otto o nove anni, lessi Il diario di Anna Frank (per poi rileggerlo innumerevoli volte…). La cosa stupefacente di quel diario è che lei, Anna, dal suo minuscolo appartamento è riuscita a catturare l’intero quadro della guerra e della vita nella sua città.
Così, quando finalmente sono stata ad Amsterdam, non riuscivo a smettere di pensare a come doveva essere stata la guerra fuori dai muri di quelle case – la vita quotidiana di quelle persone in una città occupata, le tessere annonarie, gli spostamenti in bici.
Si dice che quando uno scrittore inizia un nuovo progetto, deve scegliere un argomento di cui è appassionato al punto da non stancarsene per tutto il tempo cui lavorerà al libro. E io non mi sono mai stancata di ‘vivere’ con la città di Amsterdam: di leggere della sua resistenza durante la guerra, di assaggiare la sua famosa liquerizia, di ascoltare la sua lingua.
È una città meravigliosa che mi ha semplicemente rapito.”

Monica Hesse è una giornalista e scrittrice americana; il suo esordio narrativo, ‘La ragazza con la bicicletta rossa’ (edito in Italia da Piemme) , è stato il più conteso alla Fiera di Francoforte del 2014 ed è in corso di pubblicazione in tutti i principali paesi. In Olanda, dove l’autrice ha ambientato la storia, è uscito in anteprima mondiale.
Monica scrive anche per il Washington Post, spaziando dai matrimoni reali alle campagne politiche fino alle cerimonie degli Oscar.
Originaria dell’Illinois, vive a Washington, DC.

alla prossima lettura!

Monica