Vincenzo Macaluso non voleva a quella sicca sicca, voleva quella chiù chiatta, ma chilli fitusi di picciotti sbagliarono il ratto, 'sta caspita d'Assunta Patané, ullava comm' a 'na pazza, se la so' pigghiata cumm'era nun era! "Mo' questa c'è e questa ti tocca disonorare Vince'! Bacio le mani..." e ne se andarono. "Di mammo sono, fredda come il mammo!" urlava ancora Assuntina, prima della spulzellata...
Vincenzo però al mattino non c'è più. Il troppo ardore e abilità tecnica amorosa di Assunta l'han resa sospetta ai suoi occhi e per non essere costretto a sposarla è scappato, fino in Scozia se n'è gghiutu! Santarrosaliabedda, disonorata sono, io e le mie sorelle! Bisogna partire: borsetta con santino, rosario, soldi e una pistola: o Vicienzo m'impalma, o lo sparo! Inizia la caccia all'uomo in terra forestiera...
Spassosissima commedia (prima interpretazione di questo tipo di una bravissima Monica Vitti), con gli ormai classici ingredienti dell'italiano del sud dell'epoca emigrante nei paesi del nord europa, senza conoscere la lingua, con tradizioni e cultura d'origine lontanissimi e molto, molto più all'antica. Assunta, che doveva giusto fermarsi in terra d'albione il tempo necessario a compiere la missione, prolungherà molto la permanenza a causa delle lunghe ricerche, conoscerà pian piano molte persone, s'introdurrà velocemente alla lingua ed alla cultura, taglierà persino la lunghissima treccia di capelli neri per un taglio più moderno e colorato. L'ultima cosa che metterà via sarà la pistola.
Una storia vincente tutto sommato, che vede con favore la capacità del singolo di evolversi, ambiente permettendo. Ma non ci sono messaggi sociali particolari, è proprio divertimento puro, con gag da equivoci ed imprevisti, ora le definiremmo "classiche" ma sono ancora molto efficaci!
Nonostante il pretesto non originalissimo, il film non esagera sui luoghi comuni tanto meno prende in giro né i siciliani né gli "albionani". C'è qualità.
Stramerita la visione, 100 min. in allegria.