Harry Hole si conferma come il personaggio che più mi resta addosso, una volta terminata la lettura dei libri che l'hanno come protagonista.
Ogni volta le sue avventure mi appassionano e lui mi piace sempre di più!
Ed è stato proprio il detective Harry Hole a portarmi per mano, pagina dopo pagina, verso la comprensione di una vicenda piuttosto intricata. Intricata, non confusa. Questo vorrei che fosse chiaro. A volte mi capita di non riuscire a seguire certi ragionamenti che portano a risolvere dei casi di omicidio. Arrivo alla fina ma non riesco a capire appieno la logica seguita. Harry Hole non mi lascia mai così e aiuta il lettore a capire, con chiarezza, chi, cosa, come, dove e perchè.Bhè... ora che ci penso, forse sul perchè resta qualche sospeso ma è giusto che sia così visto che non si può dare un comportamento criminale spesso non ha un perchè vero e proprio.L'autore non ha paura di mostrare le debolezze del suo personaggio di punta. E credo che sia proprio questa la carta vincente.
La storia in soldoni.Siamo sempre ad Oslo. Harry Hole viene chiamato ad indagare sull'uccisione di un soldato dell'Esercito della Salvezza. Un delitto a cui seguiranno altre morti tutte legate, in un modo o nell'altro, tra loro.Harry ha molto intuito, ha il coraggio di portare avanti le indagini secondi i suoi metodi anche se questo vuole dire, a volte, mettersi contro chi è più in alto di grado ed anche se vuol dire correre dei rischi. Lui ne corre, spesso!Questo è Hole e non si smentisce nemmeno questa volta.
Nesbø racconta storie differenti che si intrecciano dando vita ad un'unica trama. Una matassa che si srotola piano piano, catturando il lettore.
Questa volta, però, ho una perplessità da segnalare. Il titolo italiano non c'entra niente con il racconto. Non c'è alcun riferimento a ragazze senza volto come, invece, il titolo lascia pensare. Il titolo originale, quello sì, era fedele alla storia: The Redeemer.Non sto qui a spiegare il perchè. Ciò vorrebbe dire svelare troppo la trama. Ma la ragazza senza volto proprio non c'entra niente.
E poi, ma questa è colpa mia, ho sbagliato l'ordine di lettura: ho letto Il pipistrello, Scarafaggi, Il Pettirosso. Poi sono passata a questo libro saltando, invece, La stella del diavolo... Mi sono letteralmente sbagliata nel prendere in mano il volume dalla libreria di casa visto che li ho comprati insieme, questi due libri. Ora dovrò rimediare al più presto visto che, trattandosi di una serie, ci sono alcune tessere mancanti, che sicuramente troverò ne La stella del diavolo. Mi riferisco, in particolare, alla storia personale di Hole. Perchè se è vero come è vero che ogni libro propone un'indagine differente, è anche vero che la storia di Hole si evolve (com'è naturale che sia quando si propone una serie) e ci sono delle vicende che vanno necessariamente apprese in ordine.Rimedierò in fretta.
In ogni caso, con Hole sono abituata a questo e ad altro visto che ho letto - senza rendermene conto - uno degli ultimi (Lo spettro, il penultimo) saltando quelli che ho elencato sopra e che ho recuperato poi a posteriori.
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.