La ragione per cui leggere La Repubblica

Creato il 18 giugno 2013 da Simodisordina @simodisordina

Sono due anni che leggo molte conversazioni sui social network dove militanti, simpatizzanti di sinistra e del PD si sdegnano e meravigliano per gli editoriali di Scalfari e di Ezio Mauro in sostegno al Governo del Nipote di Letta e prima ancora al Governo Monti. Molti dicono che Scalfari è semplicemente  invecchiato, molti che Mauro ha stravolto la linea editoriale, insomma ognuno ha la sua teoria su l’ evoluzione della linea editoriale di Repubblica dopo la caduta dell’ultimo Governo Berlusconi. Io trovo queste conversazioni molto interessanti. Tuttavia introdurrei  tutta un’altra prospettiva.

Il punto vero non è solo cosa scrive Mauro o Scalfari e i loro rispettivi ruoli di direttore e fondatore. Il punto è il proprietario; e il proprietario di Repubblica e del Gruppo Espresso è De Benedetti. Carlo De Benedetti è un uomo che, a torto o a ragione, sostiene una certa idea di PD fedele ai poteri forti di cui lui stesso fa parte da quando Ezio Mauro aveva i calzoni corti. La linea editoriale è una conseguenza di ciò. Questa linea editoriale non può essere in alcun modo ostile o critica nei confronti di questo Governo, come non poteva esserlo nei confronti del Governo Monti. Le posizioni contro Berlusconi, le inchieste e le battaglie di venti anni contro il Centro Destra erano dettate principalmente dall’ostilità di De Benedetti nei confronti del Cavaliere. Da quasi due anni questi elementi d’ostilità si sono evidentemente attenuati, per chiare ragioni che molti oggi definiscono inciucio ma che è in realtà un’alleanza vera e propria tra PDL e PD e tra gli interessi di cui i due principali partiti sono portatori. De Benedetti, del resto, ha anche ricevuto dal vecchio Silvio un bel po’ di milioni per lo scippo della Mondadori, il conto è stato saldato, si è fatta la pace. Resta il fatto che molti in vent’anni hanno creduto all’indipendenza di questo giornale confondendo quest’ultima con la passata ostilità nei confronti Berlusconi. Anche io l’ho fatto, a tratti, ma adesso davvero non vedo più ragioni di libertà per leggere quel quotidiano. Oramai lo leggo soltanto per conoscere il pensiero di una precisa parte politica ed economica che gestisce con Berlusconi questo paese e per la grande professionalità di tanti suoi giornalisti.


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