Contrariamente a quanto affermato negli scorsi giorni, la Rai ha fatto marcia indietro ed ha confermato proprio oggi che non ci sarà nessun canone speciale da pagare per le aziende ai cui dipendenti vengono offerti computer, smartphone o tablet aziendali.
E meno male, aggiungerei.
Dunque, nessuna tassa per chi possiede un pc collegato alla rete, tablet e smartphone. Lo precisa la Rai, chiarendo che la lettera inviata negli scorsi giorni alle aziende si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiano già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più televisori.
Dal canto suo, inoltre, la Rai precisa che le lettere fatte partire sulla questione del pagamento della tassa su pc, «non si riferiscono al canone ordinario (relativo alla detenzione dell’apparecchio da parte delle famiglie) ma si riferiscono specificamente al cosiddetto canone speciale cioè quello relativo». Di fatto, però, con questo nuovo balzello viale Mazzini punta ad incrementare in notevole misura il gettito del canone. Basta pensare che l’incasso nel primo bimestre del 2011 per i canoni di abbonamento radio e tv è stato di 938 milioni di euro.