LA RECENSIONE:
Ho iniziato a leggere "Genova di spalle" alquanto diffidente. Non so da cosa questa diffidenza derivasse: forse dalla copertina, forse dall'autore (che avevo già conosciuto come uno dei volti di X Factor), forse dal titolo, che cita la mia amata città natale. Non capivo se era solo una coincidenza oppure se avrebbe davvero parlato di Genova. Poi ho cominciato a leggere. E ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. La lettura è davvero carina, scorrevole, semplice e interessante. Definita come "una storia di formazione" racconta sotto forma di diario i ricordi più belli, brutti e assurdi di un ragazzo ligure, tra gite in montagna, partite di calcio, primi baci alle ragazzi, cassette dei Pink Floyd, incidenti in macchina, vacanze con gli amici, corse in bicicletta, feste di paese e sopratutto i rapporti con la sua famiglia e i suoi amici. Fondamentale e sempre sullo sfondo la figura del fratello maggiore, a metà tra un modello da seguire e da invidiare e un monito a cambiare il proprio modo di vivere. 146 pagine da leggere all'ombra di un albero in un pomeriggio d'estate, capace di farti tornare indietro con la memoria agli anni della tua infanzia e adolescenza, quando anche tu ti divertivi come faceva il protagonista del libro. E' proprio questo, infatti, secondo me, il punto di forza del romanzo, il fatto di riuscire in poche righe a farti sorridere e commuovere, sia che tu sia ancora nel pieno della tua giovinezza sia che tu sia ormai ben lontano dagli anni d'oro. A parte qualche capitolo un po' più pesantuccio, nel complesso è un'opera che davvero consiglio a tutti!