Non ho letto nessuno dei tre libri e sono capitato sull'ultimo film di una serie da tre, e questo aiuta a spiegare la prima mezz'ora in cui non ho capito un tubo. Poi la storia acchiappa, si segue il processo, si tifa per i buoni e si gioisce nel finale.
regia di Daniel Alfredson
con Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Michalis Koutsogiannakis, Lena Endre, Per Oscarsson, Sofia LedarpLeggi i commenti su Filmscoop.itDetto questo, mi rimangono le seguenti perplessità:
- amici entusiasti mi avevano suggerito il primo libro della trilogia, Uomini che odiano le donne. Sarà il caso che parta da lì?
- da dove arriva il titolo, La regina dei castelli di carte? Ancora una volta, meglio partire dal libro?
- ma se leggo prima il libro, non rimarrò, come spesso accade, deluso dalla versione su pellicola?
- in Svezia, sul serio vivono tutti questi intrighi internazionali? la facevo una nazione paciosa, da premio Nobel (ok, quello della Pace lo consegnano a Oslo, ma, insomma, uno che distribuisce Nobel non intriga. O no?)
- reduce da un giro turistico a Stoccolma, posso testimoniare la diffusione del genere femminile con chioma bionda, fisico generoso e smagliante sorriso. Sicuro che il film l'abbiano girato a Stoccolma? (comunque molto graziosa l'attrice protagonista, Noomi Rapace, anche se la palma della bellezza, in formato rassicurante, la darei all'attrice Annika Hallin, l'avvocato).
[Nell'immagine: lei non condivideva del tutto, ma era praticamente obbligatorio dare un'occhiata alle polpette Ikea nella capitale del regno, Stoccolma.]
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