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La regina dei castelli di carta, Una storia che, fedele all'anima del suo autore, narra di violenza contro le donne, e di uomini che la rendono possibile.
Creato il 01 aprile 2012 da RstpLe vicende proseguono esattamente dove Larsson le aveva interrotte nel precedente romanzo. Lisbeth e Zalachenko sono sopravvissuti, e vengono ospedalizzati nella stessa struttura sanitaria, in due stanze poco distanti, le condizioni di lei sono peggiori rispetto a quelle del padre tant'è che è costretta all'immobilità a letto. La copertura di Alexander Zalachenko, rischia di saltare.
Ora che Lisbeth è stata trovata, i media e la polizia potrebbero arrivare alla verità e scoprire il segreto che la Sezione Speciale di Analisi (la Sezione, il segretissimo reparto della Säpo) nasconde dagli anni settanta, ovvero di come sia stata svenduta la libertà della dodicenne Lisbeth Salander pur di insabbiare le violenze commesse dal padre, che essendo un agente segreto disertore dell'Unione Sovietica era una preziosa miniera di informazioni.
La Sezione si mette in moto e comincia a muovere le sue pedine, depistando gli agenti di polizia, ingannando un procuratore e preparando, con la complicità del dottor Teleborian, un'ennesima falsa perizia psichiatrica su Lisbeth. Nessuno dovrà mai sapere la verità. Ma Lisbeth non è sola. Mikael Blomkvist è ancora saldamente dalla sua parte e con l'aiuto di molte persone, fra le quali, Dragan Armanskij, amministratore delegato e capo operativo della società di sicurezza Milton Security, l'ex capo di Lisbeth e integerrimi agenti della Säpo, che vogliono eliminare le mele marce dai servizi segreti combatterà per far emergere la verità e per rendere giustizia a Lisbeth.
Se ancora non avete iniziato ad assaporare l'atmosfera cupa, violenta, intensissima, che Stieg Larsson ha saputo creare nelle pagine della sua trilogia, allora procuratevi subito il primo volume della serie, Uomini che odiano le donne. Se invece avete chiuso da un po' le pagine del secondo episodio, La ragazza che giocava con il fuoco, siete pronti a rientrare nella trama intricata della Millennium Trilogy.
Basta scorrere le prime pagine di questo terzo, conclusivo, volume, per ritrovarsi ancora nel casolare alla periferia di Stoccolma, dove Lisabeth Salander e Mikael Blomkvist hanno rischiato la vita, riuscendo a riemergere dalle profondità della terra con tutte le ossa rotte.
Li ritroveremo tutti e due sopravvissuti, ma non sopraffatti dagli eventi, intenti a ristabilire la verità e, soprattutto, a difendersi dall'accusa sempre più pesante di omicidio. Per dimostrare l'innocenza di Lisabeth, ancora una volta Mikael dovrà fare ricorso alle sue incredibili doti di giornalista d'inchiesta e scavare a fondo in un torbido mistero che affonda le sue radici molto lontano: nella Russia degli anni Settanta, all'interno di un gruppo illegale dei servizi segreti svedesi. Una guerra fredda che ha lasciato sul campo centinaia di vittime silenziose, prima fra tutte lei, Lisabeth, rinchiusa in un ospedale psichiatrico all'età di dodici anni, violata da quelle stesse istituzioni che avrebbero dovuto proteggerla. Ora che tutti i nodi sono pronti ad essere sciolti, adesso che uno dei maggiori giornali nazionali ha le prove per incriminare gran parte della classe dirigente svedese, Mikael Blomkvist e i suoi collaboratori si preparano ad affrontare un processo epocale.
Per farlo Stieg Larsson dovrà tessere la sua trama e chiamare in causa tutti i personaggi che abbiamo visto avvicendarsi nel corso della trilogia. A cominciare da Annika Giannini, sorella di Mikael e avvocato difensore di Lisabeth, per continuare con l'eterna amante e giornalista Erika Berger, fino ai sostenitori storici di Lisabeth Salander, il suo ex datore di lavoro, Dragan Armeskij e il redivivo suo ex tutore, Holger Palmgren.
Ora che tutto è stato chiarito e si tirano le somme di un complotto che ha appassionato i lettori di mezzo mondo, resta il mistero legato alla pubblicazione di un oscuro quarto episodio (la serie, nelle intenzioni dell'autore, doveva comporsi di dieci volumi) e resta un'ultima, spaventosa coincidenza. A pagina 225 Hakan Morander, uno dei personaggi secondari del romanzo, è stroncato da un attacco di cuore mentre sta lavorando nella redazione del suo giornale… Forse una premonizione per Stieg Larsson, che morirà allo stesso modo nel 2004, prima di completare la sua monumentale, sorprendente, opera.
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