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La regina dei draghi di George R.R. Martin. Capitolo 35: Theon

Creato il 11 febbraio 2016 da Martinaframmartino
La regina dei draghi di George R.R. Martin. Capitolo 35: Theon

Quando Asha Greyjoy si era recata a Grande Inverno senza portare rinforzi aveva spiegato chiaramente a Theon che il castello era indifendibile, almeno con le forze a loro disposizione. Theon si era rifiutato di ascoltarla, quando mai ha preso sul serio una donna o accettato di ascoltare verità che non gli piacevano? Eppure le parole di Asha erano vere, come vediamo ora. Solo che le cose vanno in modo un po' diverso da quel che tutti ci saremmo aspettati.

Maestro Luwin cerca di spingere Theon alla resa, e se io sono convinta che lui non si senta realmente al servizio di chi domina Grande Inverno ma al servizio degli Stark, a cui è stato fedele davvero per tanti anni, il consiglio è comunque sensato.

Theon e imbastisce un bel ricatto ai danni di ser Rodrik Cassell, ma anche lui sa che è un ricatto vuoto. Certo, potrebbe uccidere Beth, ma poi? Ser Rodrik ha servito per tanti anni gli Stark, non ce lo vedo a rinunciare a fare il suo dovere nonostante il prezzo che si ritroverebbe a dover pagare.

Però ci eravamo dimenticati un dettaglio. Noi, non George R.R. Martin, che sa sempre cosa stanno combinando i suoi personaggi anche se li fa viaggiare su territori molto ampi e per parecchio tempo sembra dimenticarsi di loro. Ditocorto, tornando ad Approdo del Re in compagnia, aveva cambiato le sorti di una battaglia. Qui avviene lo stesso, cambiano solamente i personaggi e alcuni dettagli di contorno, e non è poco. Non quando uno dei personaggi è il Bastardo di Bolton.

Peccato, il suggerimento di maestro Luwin sui Guardiani della Notte era sensato, avrebbe risolto un bel po' di problemi e lasciato la situazione al Nord in condizioni molto migliori.

Il Bastardo di Bolton, da quel gran fetente che è, inganna ser Rodrik - che, bisogna dirlo, cade nell'inganno come un pollo - e sconfigge senza difficoltà un esercito enormemente più forte. Ma avere una catena di comando chiara nel caso in cui dovesse cadere il comandante, qualcuno capace di riorganizzare gli uomini e di dirigerne le mosse, pareva brutto? Un unico comandante e se muore lui va tutto a quel paese? Boh, a volte anche chi sembra in gamba si suicida in modo davvero sciocco. Peccato che con ser Rodrik sia caduto tutto il Nord, perché ora l'unico rimasto da quelle parti ad avere ancora un esercito è proprio il Bastardo di Bolton. Sì, so anch'io che ha un nome, e so pure che non è Reek, ma per me è e sarà sempre il Bastardo di Bolton.

Theon non fa nemmeno in tempo a festeggiare che si accorge di aver fatto un terribile errore a fidarsi del suo finto amico. Se fosse diventato un Guardiano della Notte sarebbe stato molto meglio, per gli altri e probabilmente pure per lui. E intanto Grande Inverno, il luogo in cui erano iniziate Le cronache del ghiaccio e del fuoco e che abbiamo imparato a guardare come "casa", brucia.

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