Non è in discussione l’impegno tecnico, agonistico, di squadra da parte dello staff in panchina, con il coach Lotta in testa e di tutti i ragazzi chiamati in campo a difendere con orgoglio i colori Biancorossoblù astigiani. Certo però che l’impatto con la A2 è fin ad ora traumatico. Fa pensare ad esempio che il calendario opponeva 2 neo promosse su 3, alla portata sicuramente dei ragazzi astensi, eppure l’emozione del raggiunto traguardo della seria A continua a giocare brutti scherzi.
La trasferta veneta comincia nei migliori dei modi, poichè dopo soli 30″ Celentano porta in vantaggio la Libertas. Per puro paradosso la rete, anzichè corroborare ed aumentare la determinazione astense, innesca una reazione a dir poco rabbiosa nel Came Dosson. Non solo, quasi previsto da contratto con lo sponsor, i trevigiani chiudono le porte ai piemontesi, ma alla fine della prima frazione, sono avanti 4 a 1. Senza che Tropiano e compagni riescano a raccappezzarsi.
Fiscante si infortuna seriamente (speriamo di rivederlo in campo presto!), andando a fare compagnia a Garbin in infermeria. Anche la buona sorte si dà per dispersa, in un momento nel quale qualche sua visita sarebbe gradita assai.
Serve da consolazione l’aver giocato soltanto una volta in casa, oltre ad avere altre 2 compagini sottobraccio a zero punti? Certo è che l’Astense è chiamata da subito ad una prova proibitiva sabato prossimo al Palasanquirico contro una delle pretendenti al salto di categoria, il Cascina Orta. E’ proprio il caso di dire che sarà durissima “mettere del fieno in…Cascina”.
Facciamo conto che lo scotto della promozione è in via di smaltimento. Il vero campionato dell’Astense inizierà in casa il 1° novembre, quando ad Asti arriverà il Gruppo Fassina, attualmente sodale con i “galletti” astigiani in fondo alla classifica. Da quel momento non ci saranno più alibi. Nel frattempo, muovere la classifica non sarebbe una cattiva cosa: una bella botta all’autostima che pare difettare ed alla convinzione di essere in A2 con pieno merito e non in transito.
Fotografia tratta da Resgestae.com di G. Rasolo