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La repressione del regime iraniano non si ferma : condannata sotoudeh, avvocato difensore dei diritti umani

Creato il 17 gennaio 2011 da Madyur

Undici anni e 20 di interdizione dalla professione : è proprio un pugno di ferro quello dei giudici iraniani hanno applicato contro Nasrin Sotoudeh , avvocato difensore dei diritti umani , membro del Centro per la Difesa dei Diritti umani di Shirin Ebadi legale del premio Nobel.

Ebadi

Sotoudeh , 45 anni, madre di due figli , arrestata a settembre , è stata condannata per aver parlato con i media internazionali dei suoi assistiti e arrestati dopo le manifestazioni seguite alla contestata rielezione di Ahmadinejad e avere rifiutato di tagliare i ponti con Ebadi.

Il premio Nobel ha reagito sconvolta “Hanno voluto punirla per aver lavorato con me e perché ha difeso tanti oppositori. Nasrin non ha mai ceduto , non ha mai voluto rinunciare al suo lavoro”. Ebadi non si aspettava una sentenza così dura.

Faranno appello, ma sarà difficile che i giudici di secondo grado vogliano rovesciare una sentenza politica. Anche il marito della donna, Reza Khandan è nel mirino delle autorità iraniane.

La sentenza contro Sotoudeh è l’ultimo atto della stretta che il regime iraniano ha messo in atto nei confronti di oppositori politici e difensori dei diritti umani dopo le proteste dello scorso anno : centinaia di persone sono ancora in carcere. La stessa Ebadi ha scelto di non tornare nel suo Paese dopo un serie di minacce contro la sua persona e la sua famiglia: i suoi beni , compresa la somma di denaro ricevuta insieme al Premio Nobel sono stati sequestrati e il suo Centro chiuso.

Ebadi riferisce” Se il governo vuole spaventare è perché è spaventato. Teme il suo stesso popolo”.


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