Responsabilità è il titolo dell’editoriale di La Repubblica di oggi.
“Bersani è morto”, dice il vincitore delle elezioni al segretario del Pd che propone un’intesa al M5S. Ma prima o poi bisognerà passare dal comizio allo Stato, dalla piazza al Parlamento.
Non è evidentemente un problema di galateo, visto che Grillo ha costruito la sua fortuna su un “vaffa”, ma di politica. Cosa si sta a fare in Parlamento? Si controlla il governo, dicono le regole costituzionali dei Paesi liberi, e si fanno le leggi.
Ora, è di tutta evidenza che alcune leggi che possono riformare la politica, le sue spese, i suoi privilegi, possono essere varate da un impegno congiunto di Pd e M5S. Anzi, per la prima volta in Parlamento è possibile una maggioranza che approvi due misure che sono mancate alla nostra democrazia: una vera legge sul conflitto di interessi, che riporti l’Italia in linea con l’Europa, e una vera legge contro la corruzione che divora 60 miliardi all’anno. In passato il Pd non è stato lineare su questi temi. La presenza dei grillini ha già fatto cambiare passo al partito di Bersani. Bene. Ora tocca a Grillo. Vuole fare ciò che ha promesso, subito, ora, o preferisce marcare la sua alterità puntando sul tanto peggio per trarne un possibile vantaggio elettorale?
La risposta va data subito. È di ieri la notizia che Berlusconi è indagato per corruzione, con l’acquisto pronto cassa del senatore De Gregorio al prezzo di 3 milioni di euro. È un reato gravissimo che altera il gioco politico. Operazioni come questa si possono stroncare voltando pagina con leggi adeguate. Che cosa si aspetta, e chi si assume la colpa di aspettare ancora?”
Questo l’appello di una petizione che troviamo su Avaaz, io ho firmato la petizione.
“Caro Bersani, il PD ha un’occasione unica e irripetibile per rilanciarsi e non condannarsi al declino: trovare subito un accordo col Movimento 5 Stelle su temi condivisi – una legge sul conflitto d’interessi – una nuova legge elettorale che mandi in pensione il Porcellum – una legge per la lotta alla corruzione senza compromessi – la riduzione dei costi della politica – la reintroduzione del reato di falso in bilancio – l’incentivazione dell’efficienza energetica e la disincentivazione degli sprechi – una legge per il consumo suolo zero su tutto il territorio nazionale Queste cose le vogliono gli elettori del PD, le vogliono gli elettori del M5S, le vuole l’Europa e pure i mercati finanziari. Non ci sono più scuse: fatele subito, adesso, domani! Se non le fate e vi buttate in un altro governissimo col PdL, la credibilità del PD sarà definitivamente compromessa e alle prossime elezioni il PD sarà fortunato se prenderà il 5% dei voti”.