Tra le tante ricette che mi avete mandato da riequilibrare perché non vi vengono bene ce n’è stata una che mi ha incuriosito molto per vari motivi.
Mi è stato chiesto infatti di rivisitare una ricetta vegana che a quanto pare presentava qualche difetto: la ricetta degli Zaeti, biscotti veneziani preparati con un mix di farina gialla e farina bianca.
Dato che proprio tanti sono stati gli argomenti di discussione relativi ai biscotti in questione, ho deciso di proporre la ricetta rielaborata sul blog per condividerla con tutti voi ed eventualmente per ricevere dei pareri da chi, abitualmente, prepara a casa gli Zaeti secondo la tradizione.
Proprio la tradizione è stato il primo punto di discussione: come spesso accade le ricette che diventano nel tempo “ricette della tradizione” della cucina italiana, subiscono variazioni e personalizzazioni di vario genere.
Quella degli Zaeti è forse la ricetta che presenta più varianti di tutte quelle prese in considerazione sino ad ora.
C’è chi prepara gli Zaeti senza uvetta, chi utilizza in parti uguali farina gialla e farina bianca, chi usa la “0” e chi la manitoba, chi fa proporzioni differenti, chi usa farine differenti, chi utilizza le uova, chi il burro e chi l’olio: vi assicuro che non è stato affatto facile soprattutto perché io non avevo mai assaggiato questo tipo di biscotto e nemmeno lo avevo mai visto prima da vicino.
La persona che mi ha scritto e che mi ha proposto la sua ricetta lamentava il fatto che alla fine una volta cotti e raffreddati completamente i biscotti fossero un po’ amarognoli.
Nello specifico quasi tutti gli ingredienti che compongono questa ricetta possono lasciare un retrogusto amaro: la grappa, il lievito, la farina di mais e soprattutto la farina di farro integrale, elemento differente entrato in gioco nella ricetta.
Quando si usano le farine integrali occorre fare attenzione alle proporzioni: avendo un sapore importante vanno tagliate con delle farine diverse in modo da smorzare leggermente il loro caratteristico sapore deciso e sicuramente un po’ amaro.
Ho preparato gli Zaeti vegani secondo una mia personale proporzione utilizzando tutti gli elementi della ricetta proposta e da correggere: il risultato sicuramente è stato positivo perché gli Zaeti non sono assolutamente amari e la consistenza è bella corposa.
E’ difficile fare un vero paragone con un’altra ricetta perché a parità di ingredienti e di proporzioni se utilizziamo l’olio al posto del burro il risultato che otterremo sarà completamente differente: pensate quando ad essere diverse sono tutte le proporzioni e molti degli ingredienti principali!
Fatemi quindi sapere, se vi va, e se preparate a casa gli Zaeti i vostri commenti, e raccontatemi quale ricetta seguite e perché.
Vi ricordo che potete contattarmi sulla pagina contatti o sulla pagina Facebook per segnalare una vostra ricetta che non vi viene bene per qualche motivo: potrete spiegarmi i vostri passaggi e quello che pensate non venga bene, io la rifarò cercando di farla diventare “una ricetta che funziona“.
Vi ricordo anche che potete iscrivervi alla newsletter per ricevere la lista della spesa di tre ricette pensate per il vostro week end e tante altre news come ad esempio le ricette e tanti consigli per i regali di Natale homemade che prepareremo insieme proprio qui.
Vi aspetto e come sempre “che la creatività sia con voi!”
- 170 gr farina di mais
- 80 gr farina di farro integrale
- 40 gr fecola
- 80 gr zucchero
- 80 gr uva sultanina
- 5 gr lievito per dolci
- 35 ml grappa
- 70 ml olio di mais
- ½ limone per la scorza
- Accendere il forno a 180°.
- Per prima cosa mettere a mollo in acqua calda l'uvetta per 15 minuti: scolarla e versarci sopra la grappa.
- Lavorare insieme tutti gli elementi aggiungendo l'uvetta e la grappa.
- Appena si ottiene un composto omogeneo e compatto preparare i biscotti dandogli una forma leggermente ovale di 1 cm abbondante di spessore.
- Sistemare i biscotti in una teglia da forno ricoperta da carta da forno e cuocere per 20 minuti a 180°.
- Per ottenere dei biscotti più croccanti, una volta spento il forno lasciarli ancora dentro con lo sportello quasi chiuso per altri 10 minuti.