La ricetta segreta per un sogno: intervista a Valentina Cebeni

Creato il 24 febbraio 2016 da Fedetronconi

Un’isola lontana in cui tutto è possibile.
Dove il vento parla di antichi misteri.
Solo la magia dei dolci può svelarli.

Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone. Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i suoi dolci non hanno più questo potere. E tutte quelle domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta. Domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno, nemmeno a lei, sua figlia. Elettra, persa e smarrita, sente di non avere altra scelta: deve fare luce su quei silenzi. Eppure in mano non ha altro che una medaglietta con inciso il nome di un’isola misteriosa, e una ricetta: quella dei pani all’anice che sua madre cucinava per sconfiggere la malinconia e tornare a sorridere. Proprio quei dolci le danno la forza per affrontare il viaggio verso l’isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende. Se su un versante la vita scorre abitudinaria, sull’altro solo cortei di donne vestite di nero solcano stradine polverose che portano al mare. Un luogo in cui ogni angolo nasconde un segreto, una verità solo accennata. Un luogo in cui risuona l’eco di amori proibiti e amicizie perdute. Ma Elettra non ha paura di cercare, di sapere. Deve scoprire come mai il vento dell’isola porta con sé gli stessi sapori della cucina di sua madre, la stessa magia dei suoi abbracci che la facevano sentire protetta quando era bambina. Deve scoprire il legame tra la donna più importante della sua vita e quel posto. Perché solo così potrà ritrovare sé stessa. Solo così Elettra potrà credere di nuovo che cucinare è un gesto d’amore e che davvero esiste una ricetta per non dimenticare mai di sognare. La ricetta segreta per un sogno è un caso editoriale internazionale venduto in tutta Europa. Un romanzo indimenticabile sul potere del cibo e sulla forza del passato. Un romanzo capace di trasportare su un’isola affascinante e segreta in cui tutto è possibile. Un romanzo su una donna alla ricerca delle proprie radici.

Abbiamo raggiunto l’autrice Valentina Cebeni per farle qualche domanda in più su di lei, le sue passioni e il suo nuovo romanzo.

Come è nata l’idea del libro?

Casualmente, dalla lettura di una recensione di un libro sul pane; leggendo le parole del critico sentii forte il bisogno di narrare una storia dove questo alimento, e il cibo in generale, avesse un ruolo centrale, ed è arrivata Elettra.

 In questo romanzo hai dato spazio alla cucina, come mai?

Perché la cucina è una lingua aggiuntiva, con la sua grammatica e la sua sintassi fatta di ingredienti e proporzioni, che mi affascinata sin dall’infanzia. È un mezzo attraverso il quale si possono esprimere sentimenti al pari del linguaggio parlato, e soprattutto è magica; non mi arrendo alla spiegazione scientifica secondo cui amiamo tanto il cioccolato perché contiene questa o quella sostanza che agisce a sua volta sul sistema nervoso, ci deve essere dell’altro!

 Ci parli della protagonista Elettra?

Elettra è una donna che ha smarrito il suo centro; non ha una famiglia se non sua madre, finita in coma dopo un ictus, non vive la vita che sognava perché ha dovuto assumere il controllo della panetteria di Edda e ha perso l’amore e la fiducia in esso, un mix che manderebbe a tappeto chiunque. Ma si sa, noi donne abbiamo mille risorse, e lei non è da meno, perciò quando la vita la mette all’angolo lei reagisce iniziando un percorso interiore che parte dalla consapevolezza di sé, dal recupero delle proprie radici per poi tornare nel mondo. Da qui il bisogno di scoprire la storia della sua famiglia e trovare le risposte che le sono state sempre negate, ma soprattutto, di conoscere la vera Elettra. Una donna coraggiosa, appassionata, che ha smesso di avere timore di mostrare le proprie fragilità e di amare.

Assomigli ad Elettra?

Solo in alcuni aspetti del suo carattere, quelli più spigolosi, ahimè!

Stai già lavorando al prossimo romanzo?

La mente di un creativo è sempre in fermento, perciò sì; scrivere dà dipendenza!

 Il tuo peggior nemico?

Chiunque non rispetti la parola data, le persone sleali; è ora di tornare a dare il giusto peso alle parole, spesso vengono adoperate con troppa leggerezza.

 Leggi nel tempo libero?

La vita di uno scrittore o aspirante tale passa necessariamente attraverso lo stadio di lettore accanito, e poi è così entusiasmante immergersi in altri mondi, in storie a volte totalmente diverse dalle nostre! Ci aiuta a crescere, e amplia il nostro vocabolario, anche quello emotivo.

 Cosa leggi?

Sono una lettrice onnivora, fortunatamente; mi piace spaziare dalla narrativa al thriller, al giallo, alla letteratura ottocentesca che adoro, sino alle storie più leggere, purché narrate con intelligenza.

Il libro che consiglieresti a tutti?

Guerra e pace, di Tolstoj: so che molti storceranno il naso, ma ci sono mondi dentro quella storia per alcuni versi ancora attuali, e soprattutto c’è l’animo umano, descritto in tutte le sue sfaccettature, in cui l’amore ha un ruolo centrale. Senza considerare il fatto che è una storia mozzafiato!

Il libro che ti ha cambiato?

Sono due, in realtà, per differenti ragioni: Anna Karenina, che lessi a tredici anni proprio in Sardegna, è stato il mio battesimo letterario, e Chocolat, il romanzo che mi ha permesso di scoprire la scrittura “sensoriale”: come dicevo sono romanzi profondamente diversi fra loro, ma rappresentano due punti cardini per me.

Lasceresti un delle tue ricette del libro ai nostri lettori?

Con piacere! Ti lascio una ricetta perfetta per una colazione domenicale, da condividere con le persone per noi speciali, o semplicemente per concedere a noi stessi una coccola extra. Un saluto a tutti i tuoi lettori: vi aspetto in libreria!


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