Giovedì 24 Gennaio 2013 16:39 Scritto da Fiaba popolare Orientale
"Questo vecchio uomo è pazzo!" disse il califfo; "si comporta come fosse ancora giovane, e potesse godere i frutti di questo albero".
Mentre anche il suo seguito si prendeva gioco del vecchio, il Califfo si avvicinò e chiese all'uomo quanti anni avesse.
"Ottant'anni compiuti, mio signore; a, grazie a dio, sto come se ne avessi trenta!".
"Quanto tempo pensi di vivere," continuò il Califfo, "per piantare, ad un'età così avanzata, giovani alberi che daranno i loro frutti solo tra molti anni? Perchè perdi tempo in un'occupazione così inutile?".
"Mio signore," rispose l'uomo, "piantare questi alberi mi rende contento, e non mi importa se potrò goderne i frutti o meno. Semplicemente dovremmo fare quello che i nostri padri hanno fatto: loro piantarono alberi che danno i frutti che noi oggi mangiamo: noi stiamo approfittando della fatica dei nostri predecessori, perchè dovremmo essere meno previdenti di quanto loro furono per noi? I figli raccoglieranno ciò che noi non abbiamo potuto godere".
La risposta piacque al generoso Haroon-Al-Raschid che diede all'uomo una manciata di monete d'oro.
"Chi può dire", riprese il vecchio felice, "che oggi ho lavorato inutilmente, quando questo giovane albero già porta i suoi frutti? Il detto è giusto: chi fa del bene sarà sempre riccamente ricompensato!".