La riflessione è un processo che consente di trasformare la vostra esperienza in conoscenza. In questo articolo ci occuperemo di riflettere sui problemi che un Coach può incontrare durante lo sviluppo degli obiettivi.
Questo è il quinto di una serie di articoli che presenta un modello di crescita strutturato per i Coach.
La riflessione richiede di pensare a ciò che si sta facendo, come si sta facendo e perché si ottengono certi risultati con gli atleti.
Riflettere sui problemi mentre si sta guidando un sessione rende più semplice esaminare ciò che sta accadendo e se qualcosa andasse male è possibile ridefinire i punti. Se il problema invece fosse abbastanza grave, si potrebbero fare ulteriori riflessioni dopo la sessione.
Problemi per i Coach che richiedono una riflessione
E’ necessario cercare di capire ciò che è successo, esaminare che cosa potete imparare dalla specifica situazione e decidere come affrontarla diversamente in futuro. C’è un certo numero di problemi che il Coach può incontrare e che suggeriscono una “riflessione”.
Queste aree includono:
- Problemi di comportamento per l’atleta
- Problemi di prestazione per l’atleta
- Azioni durante il coaching
- Influenza dei genitori
- Organizzazione del Team
Vediamo un esempio di come è possibile riflettere su un eventuale problema durante una sessione.
Il Coach Jill offre una sessione di coaching per la sua scuola di hockey. Durante la sessione uno dei giocatori -Kelly- è in difficoltà nell’eseguire una tecnica che il Coach considera facile per lei.
Attraverso alcune domande l’allenatore Jill comprenderà il vero motivo per il quale Kelly si è trovata in difficoltà e la condurrà al miglioramento. La prima riflessione del Coach dovrebbe cadere sulle abilità di Kelly che forse avrà valutato erroneamente e capire che dovrebbe dare più importanza alle esperienze di formazione degli atleti. La seconda riflessione invece dovrebbe cadere sull’attenzione di Kelly che potrebbe essersi distratta durante l’esercizio oppure, forse ci sarà stato un problema di cui il Coach non era a conoscenza.
Dopo un’attenta riflessione e dopo aver capito il vero problema è importante che il Coach Jill non dimentichi ciò che ha imparato e lo applichi durante le sessioni future.
Solo in questo modo un Coach è in grado di affrontare i problemi in modo efficace.
Riflessioni durante lo sviluppo degli obiettivi
Riflettere durante la fase dello sviluppo degli obiettivi significa domandarsi cosa è successo, perché questo è accaduto, che cosa significa e cosa fare in futuro.
Un buon modo per strutturare la vostra riflessione è quella di porsi alcune domande ed è quella di esaminare la vostra esperienza. È importante poi utilizzare ciò che avete appreso e applicarlo durante le vostre sessioni future.
Diamo un’occhiata a come il Coach Gary ha incluso alcune domande durante la fase di riflessione.
Il Coach per valutare al meglio la propria
sessione decide di utilizzare alcune domande aperte. Ciò significa riflettere bene su come strutturare le domande, in modo da facilitare la valutazione dei suoi atleti.
- L’obiettivo è stato raggiunto?
- In caso affermativo, quali sono state le azioni che hanno portato alla sua realizzazione?
- Qual è stato l’impatto delle domande sui giocatori?
- Quale domanda per i giocatori è stata motivo di trovare nuove soluzioni?
- Qual è l’apprendimento che posso prendere da questa sessione e utilizzarla in futuro?
Le domande poste lo aiuteranno a sviluppare le sue abilità di insegnamento.
Un altro Coach
Un altro metodo di riflessione è quello di avere un confronto con un altro Coach. Avere qualcuno che vi dia sostegno, osservando in azione un altro Coach, condividere le vostre esperienze renderà più facile capire le azioni che possono essere intraprese.
Inoltre è importante annotare su un diario tutte le informazioni che vi interessano. Poiché l’utilizzo di un diario vi permette di aver sotto controllo tutti i provvedimenti presi in passato e identificare soluzioni alternative di azioni da adottare.
Nel prossimo articolo si prenderà in considerazione la possibilità di lavorare per un po’ come assistant Coach e si rifletterà sul perché è utile affiancare un altro Coach.