Capisco che questa diatriba non interessi in alcun modo chi non vive qui, ma è un sintomo dell'arroganza del potere, come si può vedere in questo carteggio, che pur di non voler provare a costo zero una soluzione, decide sulla base di idee preconcette e prove tutte virtuali sulla pelle dei cittadini. Comunque questo è solo una conseguenza (prevedibilissima) dell'abbattimento del ponte, che porta in sé il suo male oscuro. Abbattimento avvenuto di soppiatto nella settimana di agosto a città deserta, ormai più di un anno fa. Credo che a tutti parrà logico che in una città circondata da fiumi con pochissimi accessi, un ponte si abbatte solo il giorno prima (o meglio ancora dopo) a quello in cui si comincia a fare quello nuovo, ma da noi no.
Subito è stato promesso che entro un anno sarebbe partita l'opera, adesso siamo già slittati a fine anno, vedremo se sarà compiuto come promesso entro il 21 dicembre 2012 (o in ogni caso prima della fine del mondo come hanno previsto inascoltate Cassandre). Ma tanto per ridere un po', qualche mio concittadino si è chiesto che fine hanno fatto le ringhiere del vecchio ponte che qualche vecchio nostalgico tanto amava? Io le ho trovate in un paesino lontano lontano e vi assicuro che sono proprio quelle, come da foto allegata. Pensate quanta strada hanno fatto quelle vecchie ringhiere, forse ottocenteschi parapetti storici (beh non esageriamo) rottamati che adesso fanno bella mostra di sé come recinzione di una ridente villetta toscana. Chissà come hanno fatto ad arrivare fin là.
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