La riunione dei Bergoglio d'Argentina, a Córdoba, pensando al Papa

Sono circa 1300 e si riuniranno oggi a Córdoba, in Argentina, nel loro ottavo incontro da quando, nel 1975, hanno deciso di ritrovarsi. Sono i Bergoglio d'Argentina, che quest'anno un motivo in più per celebrare: il più famoso di loro, Jorge Mario, è salito sul trono di San Pietro, e sta rivoluzionando la Chiesa Cattolica, suscitando grandi speranze (e grandi diffidenze), come Papa Francesco.  Juan Ignacio Irigaray, corrispondente di El Mundo da Buenos Aires, racconta che ci sarà "un ricevimento, un pranzo, musica e sessione di foto e video. Dal Vaticano conservano un messaggio registrato o una lettera del capo del clan (Jorge Mario Bergoglio)".  I Bergoglio argentini arrivano dal Piemonte: il cognome è un toponimo, probabilmente della località chiamata adesso Borgoglio ed entrata nella storia, grazie a una carta del XV secolo rivolta al Duca di Milano per chiedere di costruire delle difese dalle inondazioni del Tanaro, con il nome di Bergolio. Da Portocomaro, la cittadina in provincia d'Asti, da cui è partito anche il padre del Papa, negli anni 20, le emigrazioni sono iniziate intorno al 1850. I Bergoglio d'Argentina si sono concentrati soprattutto a Buenos Aires e nelle province di Córdoba e Santa Fe. Ed è stato a Córdoba, dove ha vissuto dopo gli studi in Germania, che il gesuita Jorge Mario Bergoglio è entrato in contatto con Remo Bergoglio, un medico infettologo piuttosto conosciuto nella zona. Lontani cugini, hanno studiato insieme le loro origini, fino a scoprire di avere in comune il bisnonno. "Mio padre e il Papa hanno mantenuto abbastanza il contatto. In genere Jorge manda bigliettini per Natale, per Pasqua, libri dedicati. Sempre con molto affetto e dolcezza" ha detto María Inés, figlia 95enne di Remo, al quotidiano La Voz.  El Mundo riporta che un nipote del Papa, Martín, è riuscito a ricostruire l'albero genealogico familiare fino al 1600, compreso il ramo argentino. Rimane da aspettare, in questa giornata che Francesco ha dedicato alla dignità del lavoro, tuonando contro il dio denaro da Cagliari, il messaggio che avrà inviato ai parenti argentini.