Chiunque, come il sottoscritto, abbia cominciato ad armeggiare con un telefonino nei lontani anni 90 saprà bene qual era uno dei tanti limiti di quegli apparecchi: il caricabatterie.
Dopo innumerevoli cicli di carica infatti o si rompeva il connettore o, peggio, l’intero caricabatterie ed era veramente una caccia al tesoro cercarne uno nuovo.
Spesso si doveva ricorrere ad artifici acrobatici per obbligare il cellulare a ricaricarsi come metterlo in determinate (assurde) posizioni, staccare la connessione di rete e controllare ogni 5 minuti se il caricabatterie aveva deciso di non funzionare più.
Con l’avvento delle nuove tecnologie però questo problema è stato completamente risolto, anzi, secondo quanto trapela dagli addetti ai lavori sembra che i grossi produttori abbiano raggiunto un accordo di massima su questo punto concordando di installare su tutti i nuovi modelli di telefonini un connettore USB in modo da poter sfruttare qualsiasi caricabatterie USB per caricarlo.
Sono già tantissimi i modelli che ne hanno uno ma marchi come Motorola e Samsung si ostinavano ancora ad utilizzare quei connettori dalle forme improbabili che era difficilissimo rimpiazzare: a breve, comunque, tutto questo sarà solo un triste ricordo.