Ieri si è tenuto un incontro/presentazione di Apple dedicato prevalentemente al settore Educazione. Nessun grande scoop come il lancio di un nuovo prodotto, ma secondo me quanto più di rivoluzionario potrà esserci in un prossimo futuro.
Una rivoluzione nel modo di approcciarsi alla lettura, allo studio, alle lezioni, al prendere appunti, qualcosa che porterà lettori, professori e studenti a doversi rinnovare e forse ad una ventata nuova e un desiderio nuovo di affrontare le cose.
La rivoluzione dei libri digitali può dirsi iniziata con Amazon e il suo Kindle, oggetto molto sottovalutato, un lettore di libri digitali, che forse per la sua etichetta è stato sempre un pò relegato. Apple scende in campo su questo aspetto, e lo fa come al solito in modo deciso e rivoluzionario.
Inutile dire che il libro cartaceo ha il suo fascino, il poterlo sfogliare, guardare come evolve la lettura, le pagine che mancano alla fine, la raccolta nella libreria, certe copertine che ti aprono un mondo di ricordi, ma è pur vero, e non si può negarlo che i libri digitali sono: Portabili, duraturi, interattivi, offrono la possibilità di utilizzare la ricerca e grandi contenuti.
Il dibattito tra sentimentali e modernizzatori potrebbe non aver mai fine.
Cosi Apple rilascia iBooks 2, la nuova versione del suo lettore di libri, offrendo nuove funzionalità che a parer loro faranno scegliere verso questo nuovo strumento. Visioni di lettura diversificate, interazione diretta con i vocabolari, possibilitaà di vedere le immagini a schermo intero, interazione con le stesse (nel caso di visione di un apparato possibilità di vedere diverse funzionalità dello stesso). L’aggiunta delle study cars, dei veri e propri bigliettini di appunti da utilizzare dove si vuole e che potranno essere il sunto di un capitolo o di ciò che si vuole, superando così anche la barriera per coloro che erano abituati a prendere tanti appunti direttamente sul libro.
Negli USA già son partiti con i libri di testo per tutte le materie con dei costi che non superano i 15 dollari, e si può capire benissimo il risparmio che si può ottenere, ovviamente investendo su in iPad, con la possibilità che gli autori aggiornino la versione del libro quando vogliono e senza particolari problemi.
Già stipulati accordi con Paerson, Mcgraw Hil e Houghton Miffin Harcourt che renderanno disponibili per iBooks 2 il 90% di tutti i propri libri, una vera e propria discesa in campo.
Da domani quindi non più zaini con chili e chili di cultura, ma un iPad con dentro centinaia di libri.
Spero che molte altre aziende seguano questa strada, cercando di realizzare prodotti che convergano, attraverso i quali sia possibile gestire tutte le attività che si desidera fare, e che soprattutto permettano una più facile condivisione e velocità di apprendimento.
Per chi volesse vedere per intero la presentazione, qui il link.
Massi