Il grasso Vicerè don Angel de Guzman muore all’improvviso, o meglio muore ma il Sacro Regio Consiglio finge di non notare tale morte E nell’orata e mezza che vinni appresso i Consiglieri assistimaro non sulo l’affaruzzi sò, ma macari quelli dei parenti, dell’amici e dell’aimici dell’amici.
Ma, i signori del Sacro Regio Consiglio hanno sottovalutato l’ingegno del defunto, che evidentemente non si fidava poi molto di loro, le ultime volontà del Vicerè, infatti, riportano nero su bianco che in caso di morte improvvisa l’incarico deve venire assegnato alla moglie: donna Emanuela.
In un mese donna Emanuela riesce a far dimettere l’intero Sacro Regio Consiglio, dimezza il prezzo del pane, riforma le maestranze, e fa scappare pure il Vescovo di Palermo.
Una donna, in un solo mese, riesce a dare la normalità a un paese sommerso dalle ingiustizie, sfruttamenti e fame. Una donna, un mese.
Il romanzo è tratto da una storia vera, e nonostante la fatica nel leggere il siciliano italianizzato di Camilleri assieme a uno splendido spagnolo italianizzato, alla fine della lettura mi sono chiesta: e se domani arrivasse una nuova donna Emanuela?
Ma forse la domanda giusta è un’altra: e se domani facessimo in modo che arrivasse una nuova donna Emanuela?
Titolo: La rivoluzione della luna
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Sellerio
Anno: 2013
Prezzo: 14,00 Euro