Stiamo parlando della Roccia d’Oro, in Myanmar, Birmania.
Un fenomeno tanto affascinante quanto misterioso, che ad oggi l’unica spiegazione a cui possiamo dare credito è quella che ci ha tramandato la tradizione popolare: la leggenda della pagoda Kaik-Tiyo.
Si dice che questo santuario custodisca al suo interno un capello del Buddha, e che sia proprio questa strana reliquia (soprattutto se pensiamo all’immagine che comunemente abbiamo del Buddha che è completamente calvo) a far stare in equilibrio la roccia.
La leggenda narra che un eremita consegnò il prezioso capello nelle mani del Re Tissa e gli raccomandò di trovare un’enorme roccia che assomigliasse alla testa del Buddha, posizionarla sull’orlo di un precipizio, costruire un santuario sulla cima e porre il capello al suo interno.
Il re fece esattamente come indicatogli dall’eremita, trovando una roccia adatta sul fondo del mare e ricoprendola
Il nome completo del santuario è Kayaik-L-Thi-Ro, che significa “pagoda portata sulla testa da un eremita”…, per gli amici “semplicemente” Kaik-Tiyo.
E’ raggiungibile dalla vicina città di Kyaik-To attraverso una lunga e faticosa camminata di 5 ore nella giungla, ma, a detta di chi si è avventurato, lo sforzo è ampiamente ricompensato.
E’ possibile anche incontrare i ragazzi del posto che spingono spavaldamente la roccia, per mostrare agli increduli visitatori quanto sia facile farla ondeggiare.
Insomma dire a qualcuno con stima sincera “Sei una roccia!” facendo riferimento alle sue qualità di forza fisica e psicologica, potrebbe non essere abbastanza!
Se volete proprio esagerare, aggiungendo anche apprezzamenti per il suo equilibrio, valore, fede e resistenza agli attacchi esterni, sarebbe meglio dire “Sei una roccia…D’ORO!”.
Questo articolo Pepita lo dedica a una persona particolare… Un’autentica Roccia!