La Rolex Swan cup 2010 entra nel vivo

Creato il 15 settembre 2010 da Andrea


Porto Cervo, 14 settembre 2010. L’attesa è stata lunga ma alla fine la Rolex Swan Cup 2010 è partita alla grande. Il mare mosso provocato dal forte vento di ieri ha infatti costretto il Comitato di Regata dello Yacht Club Costa Smeralda ad issare per ben due volte l’intelligenza a terra per segnalare il ripetuto posticipo della partenza ma alle 15.30, con venti tra i 12 e i 15 nodi da Nord, la flotta ha finalmente preso il largo. La flotta è stata suddivisa in 5 categorie: Swan 45, impegnata nel Rolex Swan 45 World Championship, Club Swan 42, Maxi, Grand Prix e Classic. Il gruppo degli Swan 45, che affronta il mondiale in rappresentanza di 6 nazioni, ha oggi effettuato 2 prove a bastone, la prima delle quali è stata vinta dallo scafo tedesco Early Bird dell’armatore Hendrik Brandis, seguita da Ulika di Andrea Masi, tattico Francesco Cruciani, e dai campioni mondiali in carica di Charisma, dell’olandese Nico Poons, tattico il veterano di Coppa America Ray Davies. Solo al termine della seconda prova a bastone, ancora in corso, si conoscerà la classifica overall provvisoria per la classe. Regate a bastone anche per la classe Club Swan 42. La prima prova si è chiusa con la vittoria di Kora 4 dell’italiano Enrico Scerni, che ha prevalso sullo scafo romeno Natalia e su Long Echo dell’inglese Barry Sampson. In serata si conoscerà il tabellone provvisorio per la classe. Le altre tre divisioni hanno invece effettuato ciascuna un percorso costiero differente. I Maxi sono partiti dallo specchio di mare di fronte a Porto Cervo e hanno attraversato lo stretto fra Capo Ferro e l’Isola delle Bisce fino ad effettuare una virata in prossimità della Secca Tre Monti. Da qui sono risaliti lungo Caprera fino ai Monaci e hanno percorso un lungo tratto fino a lasciare Mortoriotto a sinistra e risalire per l’ultima parte fino al Golfo del Pevero e infine tagliare il traguardo davanti al porto per un totale di circa 25 miglia marine. L’ordine di arrivo alla prima boa di disimpegno, posizionata a circa 2 miglia dalla partenza, la dice lunga sulle ambizioni degli equipaggi italiani in gara. Il primo a girare è infatti lo Swan 80 Berenice di Marco Rodolfi, alla sua prima competizione dopo il varo di Agosto e con alla tattica Tiziano Nava, seguito dai connazionali dallo Swan 90 White Lie e dallo Swan 90 DSK Pioneer Investment di Danilo Salsi. Tragitto simile ma più breve, circa 20 miglia, per la divisione dei Grand Prix che dopo la Secca Tre Monti ha però proseguito fino al Golfo delle Saline, per poi scendere dai Monaci direttamente al traguardo di fronte alla marina. Primo a girare la boa di disimpegno è stato lo Swan 56 Clem, dell’armatrice Amanda Hartley, seguita a ruota da Vanish II di Alvise Zanetti e da Atalante 2 dell’armatore belga Raymond Tanghe.I Classic, le imbarcazioni disegnate dagli storici progettisti Sparkman & Stephens, hanno effettuato una regata costiera di circa 17 miglia pressoché identica alla divisione Grand Prix, effettuando però la virata per i Monaci prima del Golfo delle Saline. In testa alla flotta all’altezza della boa di disimpegno c’era Monsoon Jaguar, che l’inglese Peter Simon ha affidato alla tattica di Nick Rogers, tallonato dagli italiani di Shirlaf, armatore Giuseppe Puttini, e dall’equipaggio olandese di Peak.


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