Una partita che sembrava senza storia, quella del posticipo serale di questa Domenica, ma il cui risultato è stato invece in bilico fino all'ultimo minuto.
Una Roma subito aggressiva aveva preso in mano il gioco, così come prescrivono i dettami tattici del suo allenatore Luis Enrique, grazie ad un ottimo, preciso e ispirato Gago, ben coadiuvato dai suoi colleghi di reparto De Rossi e Pianic, costringendo il Lecce a difendersi nella sua area di rigore.
Il possesso di palla romanista è stato schiacciante, ma la cattiva mira degli attaccanti, soprattutto di Bojan e un mancato intervento di Pianic, hanno procrastinato il gol al 25esimo minuto, quando ancora Pianic è riuscito a deviare in gol un pallone messo in mezzo da Taddei.
Il Lecce sembrava talmente fragile che nemmeno riusciva a reagire e considerando che l'unica punta a disposizione dell'allenatore Eusebio Di Francesco, Daniele Corvia, era già in campo appariva difficile pensare a che i salentini potessero metter in atto qualche mossa per cambiare i destini della gara.
La Roma continuava così a tenere la palla e costringere sulla difensiva gli avversari, ma mancando il raddoppio sempre con Bojan.
La ripresa continuava sempre con lo stesso copione, con la Roma sempre più padrona del campo e addirittura più brillante e incisiva del primo tempo, tanto da arrivare al raddoppio proprio con l'ottimo Gago, che superava un incerto Bertagnoli con un tiro dalla distanza.
A questo punto la partita sembrava finita, con la Roma che sembrava dilagare, ma che mancava gol in quantità industriale con i suoi imprecisi attaccanti e, come tutti sanno, sbagliare tanti gol non porta mai una buona sorte e la tradizione si è puntualmente confermata, grazie ad una indecisione dei centrali giallorossi Bertolacci si presenta davanti a Stekelenburg e lo trafigge.
Succede quello che nessuno poteva nemmeno immaginare solo qualche minuto prima: il Lecce prende coraggio e addirittura sfiora il pareggio con Cuadrado, mentre la Roma perde la sua sicurezza e traballa pericolosamente.
L'ultima mezzora diventa un happening dove ci si aspetta che potrebbe accadere qualsiasi cosa....e come al solito non succede niente, anche se arriva un gol in fuorigioco e qualche buon tentativo per segnare per parte la partita finisce 2 a 1. nel finale si è rivisto Francesco Totti, ristabilitosi dall'infortunio.
Una Roma che conferma di avere la sua forza nel centrocampo, con un attacco un po' troppo lezioso e impreciso, ma che non può fare a meno del giovanissimo Eric Lamela, l'unico in grado di uscire con una giocata personale dal tipico tic e toc spagnoleggiante e tentare di sorprendere le difese avversarie.
Ancora una volta i punti deboli si sono confermate le fasce laterali, mentre tutto sommato i centrali non hanno sfigurato, nonostante l'assenza di Burdisso, ma bisogna pure dire che il Lecce non aveva attaccanti degni di questo nome.
Il Lecce appunto: non si capisce come possa sperare di salvarsi con un solo attaccante in rosa e per di più non esattamente uno molto prolifico, come Corvia. Se non correrà subito ai ripari l'impresa sarà veramente difficile da compiere.