Il libro scelto da Paola è Cattedrale, di Raymond Carver, il racconto che dà il titolo alla raccolta, narra di un uomo che intrattiene un cieco, amico della moglie, che è andato a far loro visita. E nel corso della serata si trova a spiegargli come sia fatta una cattedrale. Il cieco medio americano ci porta direttamente dentro al cuore della provincia americana tra la vita ordinaria fatta di cose umili, lavori comuni e matrimoni stanchi. ” L’ho appena finito di leggere, mi è piaciuto moltissimo. Mi è stato consigliato da Cristian Raimo, un mio amico drammaturgo, mi sono incuriosita, sembra che non debba succedere mai niente, ti viene un’ansia, una curiosità indefinita. Questo libro mi ha lasciato un desiderio di sapere morboso. Leggerlo è stato come spiare nel buco della serratura”.
Se ci avvicinassimo anche noi in quel buco, vedremmo una stanza qualunque d’America, in una sera qualunque. Vedremmo un uomo seduto sul sofà con un vecchio amico della moglie, cieco, e mentre in Tv danno un documentario sulle cattedrali, appunto, potremmo guardarlo e f
Proprio la fonte di ispirazione di questa lettura di Paola, l’amico e autore di Il peso della grazia, Cristian Raimo, professore al liceo, oltre che scrittore, ama girovagare per la sua città: ” Non sono mai stato in una città che non sia Roma per più di 15 giorni. È una città che non ti abbandona mai. Una città che ti toglie l’ansia di prestazione. Se vuoi galleggiare, abbandonare, ciondolare, roma è la città migliore. La possibilità di averla come coinquilina della mia vita mi ha permesso di pascolare, di sopravvivere e riuscire a reinventarmi. Perché Roma consente una sorta di distacco dalle cose. Ti da sempre la seconda, la terza, la quinta, la sesta e l’ottava possibilità”.
La dimensione del racconto breve, molto amata da Carver, permette di tornare spesso alla realtà, interrompemdo una lettera senza veli o moralismi come la Roma in bicicletta mostrata da Paola Minaccioni. Angoli poco conosciuti dove fermarsi e leggere: ” Mi muovo spesso in bicicletta. Camminare a fianco del Tevere, ti sembra di stare in un altra città con altri suoni e ritmi e certe pantegane. Straordinarie! Io e le pantegane abbiamo un appuntamento, quando vengo qui a leggere”!
A volte app
E come ci ha abituati, Book show svolge una piccola indagine per scorpire cosa leggono gli abitanti che ospitano la puntata. Per le strade di Roma, i cittadini della capitrale hanno risposto: ” Il piccolo principe – leggo libri di storia e arte in generale e di Roma in particolare – leggo tutto quello che so e che mi piace, perché il movimento di come eravamo o di come siamo mi intriga – la lettura per me va a periodi, come Picasso – è un vero e proprio viaggio – i libri sono di vitale importanza, per tutti”.
Parlare dei propri libri preferiti è sempre delicato perché nominando un titolo sveliamo sempre qualcosa di noi e ogni volta che leggiamo mappiamo un pezzetto dell’universo del linguaggio e quindi in qualche modo, la terra, che possiamo attraversare, scrivendo, diventa una terra sempre più ampia…
Anche la Roma insolita viene lasciata alle spalle di Book show che si prepaara ad andare verso nuovi libri e nuove città.