Eccomi, eccomi! Scusate il giorno di ritardo, ma ieri c’è stato qualche problemino tecnico… tipo che il computer ha deciso, in piena autonomia, di dichiarare un giorno di sciopero
Così, quello che voleva essere un suggerimento tipicamente romagnolo per la vostra tavola pasquale arriva tardi, ma non così tardi da impedirvi di provarci lo stesso. Se non avete ancora deciso un menu per il pranzo di Pasqua e volete cimentarvi con un piatto romagnolo, c’è ancora tutto il pomeriggio per procurarvi gli ingredienti. Viceversa, se avete già impostato il menu per i giorni di festa, potrete tenere buona l’idea per i giorni a venire
Anche se ci sono delle varianti sfiziose che li propongono come una pasta asciutta (molto spesso gratinata al forno), il binomio inscindibile per presentare i passatelli alla maniera classica è il brodo. Questo può essere di carne, vegetale, oppure all’evenienza preparato con il dado. A casa mia, quando si dice “brodo” si intende il brodo di carne; se non avete idea da che parte farvi, continuate a leggere
Per il brodo di carne: 300 gr di manzo; ¼ di gallina; un osso di vitello; ½ cipolla; 1 costa di sedano; 1 carota; 3-4 pomodorini (in alternativa 1 cucchiaio di conserva); 1 pizzico di sale.
Per i passatelli: 150 gr di pangrattato; 150 gr di parmigiano; 2 uova; scorza di limone; noce moscata.
Preparare per tempo il brodo, che deve cuocere per almeno 2 ore. Mettere a bollire in una pentola d’acqua tutti gli ingredienti, avendo cura di togliere ogni tanto la schiuma che si formerà in superficie. A cottura ultimata, filtrare il brodo per eliminare le impurità.
Filtrato il brodo e messo sul fuoco, far cadere i passatelli direttamente in pentola passando l’impasto con lo schiacciapatate. Essendo sempre una pasta fresca, appena vengono a galla (dopo circa 2 minuti) i passatelli sono pronti da servire.