La Rowling fa outing e rivela il suo “nom de plume”

Creato il 17 luglio 2013 da Sulromanzo
Autore: Valentina MalcottiMer, 17/07/2013 - 14:30

È durato ben poco il segreto di Pulcinella di JK Rowling. Un paio di giorni fa l’ideatrice di Harry Potter ha dichiarato di essere la penna che si cela dietro a The Cuckoo's Calling, scritto con lo pseudonimo maschile di Robert Galbraith.

La detective story londinese (ancora inedita in Italia) è uscita il 30 aprile scorso per la casa editrice inglese Sphere (del gruppo Little Brown), la stessa che neanche un anno fa pubblicò il suo primo libro non Potteriano, Il seggio vacante (edito in Italia da Salani). Nonostante le ottime vendite, furono in molti a trovare il romanzo per adulti deludente.

Forse The Cuckoo's Calling  non stava vendendo come sperato: la casa editrice dichiara 1.500 copie vendute, ma, secondo i dati del Neilsen Bookscan, riportati dal Guardian, il numero non dovrebbe superare le 500 copie. E questo nonostante le buone recensioni.

Dopo il provvidenziale “outing", Amazon.uk ha registrato un aumento delle vendite del 500%, facendo balzare The Cuckoo's Calling dalla posizione 5.076 in vetta alla classifica di vendite.
Il “sospetto” è partito da twitter e, rimbalzando fra addetti ai lavori, o pilotato a tavolino, ha ricevuto la pronta conferma dalla Rowling.

Al Sunday Times la donna più ricca d’Inghilterra ha dichiarato che avrebbe voluto nascondersi ancora un po’ sotto le mentite spoglie dell’esordiente Robert Galbraith, spacciato per un ex agente dell’esercito convertito al ramo sicurezza: il nom de plume le ha dato un’insperata libertà di confrontarsi con la critica senza pregiudizi.

La vicenda è quella del detective Cormoran Strike, reduce disabile dell'Afghanistan, il quale, reinventatosi come investigatore privato, indaga sulla morte sospetta di una famosa top model.
E forse i tempi sono maturi per una nuova saga. La possibilità che il detective Strike diventi un personaggio seriale è alta: sembra che il secondo libro sia previsto per l’anno prossimo.
Ma ci vorrebbe una bacchetta magica per replicare il successo di Harry Potter!

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