Alla fine sei stremato, non ne puoi più, vuoi sapere il finale, desideri leggere la parola fine, eppure una parte di te è felice di potersi nutrire di altre novità, di non dover abbandonare ogni singolo personaggio della storia, e in silenzio ti ritrovi a fare il tifo, per i buoni, ovviamente, fino all’ultima pagina.
Chi scopre che stai leggendo tutti e tredici, 13, i volumi ti osserva come se appartenessi a una razza rara, incomprensibile, eppure tu ne vai fiero, la favola merita di venire letta, riletta e raccontata.
La trama è ovviamente complicatissima, altrimenti come giustificare l’infinito, ci sono i buoni, i cattivissimi, gli ambigui, un protagonista assoluto, Rand al’Thor, il Drago Rinato, accompagnato fin dall’inizio da due amici fedeli, Mat e Perrin, donne dai doppi, a volte tripli, fini, amori e abbandoni. Non mancano tradimenti e incomprensioni, il tutto incorniciato da un mondo fantastico, dettagliato e a tratti davvero realistico.
La ruota del tempo forse non è per tutti, ma in molti non si sono pentiti di aver dedicato tempo al Drago Rinato.
La ruota del tempo
Robert Jordan
Fanucci