La Russia occupa la Crimea. Tensione internazionale

Creato il 02 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

  mar 2, 2014      Scritto da Silvio Carnassale   

Sempre più critica la situazione in Ucraina. Secondo il governo di Kiev, sarebbero già 15mila i soldati russi che si muovono senza problemi sul territorio della Crimea, senza incontrare di fatto resistenza e occupando tutti i punti potenzialmente strategici. Ai soldati già sbarcati sembrerebbe stiano per aggiungersi ulteriori rinforzi tramite elicotteri e aerei, che ora possono atterrare senza problemi nell’aeroporto occupato. Secondo il premier ucraino Iatseniuk, “la Russia ci ha dichiarato guerra, siamo sull’orlo del disastro”. Il premier ad interim ucraino ha poi sottolineato come la “Repubblica autonoma di Crimea fa e farà parte del Paese”.

Intanto l’Ucraina ha messo in mobilitazione le proprie forze armate, affrettandosi anche a richiamare i riservisti. Lo scontro sembra imminente e le diplomazie mondiali guardano con molta preoccupazione a questa guerra che sta per scoppiare alle porte dell’Europa.

La reazione più dura è stata prevedibilmente quella degli Stati Uniti, che da parte del segretario di Stato americano John Kerry, hanno lanciato un monito alla Russia: “se Mosca non assume passi concreti e immediati per invertire questa escalation di tensione, gli effetti sulle relazioni Usa-Russia e sullo status internazionale della Russia saranno profonde”.

La nota di Kerry è arrivata a seguito di una lunga telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e Vladimir Putin. Telefonata che non ha portato a un nulla di fatto, dato che i due sono rimasti fermi sulle loro posizioni, con gli Stati Uniti da una parte a parlare di violazione del diritto internazionale e la Russia dall’altra a rivendicare il diritto di difendere i propri interessi e quelli della popolazione russofona della Crimea.

Intanto il G8 che dovrebbe tenersi a Sochi in giugno rischia di saltare. Le tensioni internazionali hanno già portato Londra e Parigi a dichiarare che diserteranno la riunione, salvo cambiamenti nell’atteggiamento della Russia.

Anche la NATO, che riunirà oggi i propri vertici, ha dichiarato, per bocca del segretario generale Rasmussen che “quanto sta facendo la Russia viola i principi della Carta Onu e costituisce una minaccia per la pace e la sicurezza in Europa”.

Domani intanto, l’ex premier ucraino Yulia Tymoshenko, liberato di recente dalla prigionia, andrà direttamente a Mosca per parlare con il presidente Putin.

Anche il mondo religioso si è mosso in difesa della pace, con papa Francesco che ha auspicato che “tutte le componenti del Paese si adoperino per superare incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione”.

Appello alla pace anche da parte del reggente della Chiesa ortodossa ucraina Onufry, che si è rivolto direttamente al primate della Chiesa russa, il patriarca Kirill, per chiedere supporto nell’azione di pace.


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