Non dev'essere per niente semplice scrivere una saga familiare. Bisogna delineare e caratterizzare bene tutti i personaggi, principali e di contorno; avere ben chiaro il contesto, familiare ma anche storico e politico, in cui farli muovere; far incastrare perfettamente tutte le loro storie e le loro interazioni. A pensarci sembra un’impresa impossibile. Eppure di saghe familiari ne sono state scritte tante, e tanto sono ben riuscite.
Tra queste c’è sicuramente La saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard, il cui primo dei quattro volumi che la compongo, Gli anni della leggerezza, è stato da poco pubblicato in Italia da Fazi editore, con la traduzione di Manuela Francescon.
Elizabeth Jane Howard, dicevamo, riesce in tutto questo. Prende una famiglia, i Cazalet, formata dai capostipiti, William Cazalet, che ha fondato un’imponente azienda di legnami,e la moglie Kitty, per tutti “la duchessa, dai tre figli maschi, Hugh, Edward e Rupert e dalle rispettive mogli, e dalla figlia nubile Rachel, più tutta un piccolo esercito di nipoti di tutte le età. Li prende e li colloca nell'Inghilterra della seconda metà degli anni ’30, quando la minaccia della guerra si stava facendo sempre più persistente. E ne racconta le storie: Hugh, il figlio maggiore, è tornato dalla prima guerra mondiale senza una mano e con schegge di proiettile in testa, ama follemente la moglie Sybil e i tre figli, soprattutto la primogenita Polly. Teme l’arrivo di un conflitto e non sa come tenere a bada questa sua paura. Edward è il secondogenito, ed è sempre stato quello più sicuro di sé, più spavaldo. Anche lui ha fatto la guerra, tornandosene a casa però senza un graffio. È sposato con Viola, anche se forse non si amano poi così tanto, e ha amanti sparse per tutta Londra. Per ultimo c’è Rupert, l’unico a non lavorare nell'azienda di famiglia per inseguire il suo sogno di diventare pittore. E’ sposato in seconde nozze con Zoë, una donna che sfrutta la sua bellezza per ottenere tutto quelle che vuole. E ha due figli, la piccola e solitaria Clary e il malaticcio Neville. E infine Rachel, che si prende cura dei genitori e di tutti, dimenticandosi forse un po’ troppo di se stessa.
E tu, lettore, ti ritrovi lì in mezzo alla famiglia Cazalet, senza essere visto. A sapere tutto di tutti, senza che gli altri sappiano nulla. A commuoverti per la dolcezza di Polly e per la fragilità di Clary. Ad arrabbiarti per gli atteggiamenti di Edward, ma un po’ anche per quelli di Sybil. A detestare un po’ Zo ë e poi di colpo un po’ anche a capirla. A provare pena per Rachel e la sua vita spesa per gli altri, e ad invidiare il grande amore tra Hugh e Sybil.
Gli anni della leggerezza è un gran bel libro. Di quelli che ti tengono sveglia la notte perché non riesci a interrompere la lettura. E che, una volta finito, ti porta subito a sperare che il secondo volume non si faccia attendere troppo (non si farà attendere troppo, vero, mia adorata Fazi?), perché ora muori dalla curiosità di sapere che cosa succederà dopo.
È un libro assolutamente da leggere, per i temi che tratta (alcuni molto importanti se si pensa all’epoca in è cui ambientato), per lo stile di Elizabeth Jane Howard e per le emozioni che suscita leggendolo. Se siete amanti delle saghe familiari e se vi piace Londra, l’Inghilterra e scoprire la vita del passato, Gli anni della leggerezza fa decisamente per voi.
Titolo: La saga dei Cazalet - Gli anni della leggerezzaAutore: Elizabeth Jane HowardTraduttore: Manuela Francescon.Pagine: 606Editore: Fazi editoreAnno: 2015Acquista su Amazon:formato brossura:Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet