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La saga di Amon II - La fine del sentiero di Paola Boni

Da Zaffira01

La saga di Amon II - La fine del sentiero di Paola Boni

 

"Demone o ragazzo, anima pura o spirito dannato. Il Sentiero dell'Evocazione attende di essere percorso, i templi aspettano di essere scoperti, i demoni vogliono essere sfidati.  Daniel deve scegliere: accettare il proprio destino o rifiutarlo; farsi da parte o lasciarsi coinvolgere nell'occulta guerra per il Potere che da millenni sconvolge il nostro pianeta. Daniel ora ha scelto... Anche Claire ha fatto le sue scelte: inizia l'addestramento da druida desiderando di controllare e incanalare la sua magia e di incrociare nuovamente la strada di Daniel.
Per i due giovani raggiungere i propri obiettivi si rivelerà più complicato del previsto: Vincent, Ragnar e Nahenia cercheranno, infatti, in ogni modo di intralciare il loro cammino!
E quando tutto sembrerà svolgere al meglio, ad attenderli non ci sarà ricompensa o sollievo, ma una terribile e indicibile verità... e il livello di crudeltà che il mondo ha conosciuto finora non potrà che aumentare..."

Prosegue la saga di Amon, la misteriosa entità che alla fine del primo libro riporta in vita Daniel, un giovane evocatore che alla ricerca di risposte ha deciso di intraprendere il "Sentiero dell'Evocazione", tentando di liberare i demoni Nobili imprigionati nei cinque templi.

La prima impressione che si ha di quest'opera è quella di un mero prodotto commerciale, non di un libro. A partire dal cofanetto, in cartoncino con il titolo e le immagini leggermente in rilievo, dotato di una pagina che introduce all'immagine di Baal - il demone che Daniel ha evocato dalla dimensione demoniaca a soli sei anni e che da allora è rimasta vincolata a lui, in attesa di riacquistare appieno i propri poteri - proseguendo poi con il retro, dove possiamo trovare immagini digitali di Daniel e di altri personaggi della storia, con frasi allettanti del tipo " Preparati a fronteggiare l'Apocalisse!". Sfogliando l'interno, si incontrano qua e là immagini in bianco e nero di personaggi che sembrano inserite davvero a casaccio, perché il più delle volte non hanno alcun legame con il capitolo in cui sono inserite o con il momento della storia a cui si è giunti a quel punto. La parte finale è la peggiore di tutte, che a parer mio avrebbe potuto benissimo essere evitata, perchè finisce per abbassare ciò che c'è di buono in questo libro ( e qualcosina c'è), ridicolizzandolo e dando ancora una volta l'impressione che più che a un libro, ci si stia trovando di fronte a una trovata il cui unico scopo è vendere. Che cpsa c'è di tanto orribile? Avete presente le carte dei Pokemon o di Yu gi-oh? Ecco, troviamo una cosa simile, a mio parere davvero banale e di pessimo gusto... insomma, si è mai visto un libro che dovrebbe " far conoscere al mondo un nuovo livello di crudeltà" presentare le schede riassuntive degli incantesimi, con nome ( latino), tipo di attacco, livello, lancio e portata ( tra l'altro, tutte le portata sono infinite, oppure trenta / quaranta metri)? Io l'ho giudicata davvero una bambinata.

Per quanto ruiguarda il contenuto, l'idea di fondo non è male ( evocatori, druidi, demoni - se volete saperne di più basta cercare sul sito dell'autrice, o anche su anobii per le recensioni del primo volume), però con una scrittrice di più alto livello si sarebbe potuti arrivare ben oltre la qualità raggiunta da questo secondo volume della saga.

Una delle prime cose che ho notato, è stata un miglioramento rispetto al primo volume, che sinceramente era stato abbastanza deludente dal punto di vista della forma. Girovagando su anobii, ho trovato insinuazioni sul fatto che questo miglioramento sia dovuto in realtà ai cinque editors che hanno affiancato la Boni... e malgrado questo, si potrebbe lavorare ancora molto su questo "prodotto" per migliorarlo. Perlomeno, mancano gli strafalcioni grammaticali che invece erano presenti in Amon saga - L'evocatore. La storia de " La fine del Sentiero" è strettamente connessa con il primo volume, tanto che sarebbe impossibile comprenderla senza essere andati con ordine e aver letto prima  - scusate il gioco di parole - il primo libro. Il viaggio di Daniel prosegue, alla ricerca dei templi dove si trovano i Nobili e di risposte, accompagnato da Amon, da Baal, dal signor Gael e da David, questi ultimi due esponenti della famiglia dei Real.
Per quanto riguarda Claire, decide di iniziare il suo addestramento come druida, tra maldicenze e ostilità, che vengono accresciute quando qualcosa di oscuro cominciana a minacciare la foresta e la casa sulla cascata dove Claire e altri apprendisti, assieme ai loro maestri, vivono e si allenano. Qualcosa di malvagio, infatti si aggira nell'oscurità della notte, seminando morte e panico tra gli apprendisti e tra i loro maestri, qualcosa che sta lasciando dei messaggi per Claire ... e con cui Claire, assieme a Richard, il suo maestro, e altri druidi che la proteggono, dovrà alla fine fare i conti.
Gli intrighi sono vari, le alleanze labili, i tradimenti sempre dientro l'angolo. Ragnar, l'oscuro negromante, Vincent, il fratello di Gael, erede privato della sua "giusta eredità" che è intenzionato a riconquistare, per soddisfare la propria ambizione e sete di conoscenza ( l'eredità è una biblioteca, in cui da secoli i Real custodiscono libri preziosi di magia e che è stata ereditata dal fratello minore, Gael, e non, come avrebbe voluto la tradizione, da lui stesso), Nahenia, altro demone che ambisce a conquistare il dominio del mondo, Baal stessa... tutti personaggi che si muovono come su una scacchiera, pronti a rivoltarsi contro gli alleati per perseguire i propri scopi. La trama in sè, quindi, non è male, anche se, come ho già scritto sopra, uno sforzo in più si poteva fare.
Abbondano i particolari orrorifici e sanguinari, del tipo: "Quando sentì che lo stavano mordendo, Daniel non emise un solo grido, lasciando che gli venissero strappati via interi brndelli di carne. Si limitò ad attendere, con una calma innaturale, incapace di provare dolore. Non badò ai muscoli lacerati, alle ossa scoperte, alla bocca che si stava facendo largo nel suo ventre in cerca degli organi"e questo non è che un minimo assaggio.
Davvero snervanti, invece, i cambiamenti repentini di punto di vista e le parti raccontate. Un lettore non vuole che gli si dica quello che succede, vuole che glielo si mostri. E in questo libro succede meno spesso di quanto sarebbe bene.  Al cambio di vista si associa anche la "lettura dei pensieri": ossia il lettore può conoscere i progetti e i sentimenti del personaggio in questione, entrando direttamente nella sua testa, mentre sarebbe stato più interessante scoprire tutto questo poco a poco, tramite i dialoghi e le azioni. Soprattutto se il personaggio di cui si parla è "il cattivo" di turno.
Nel complesso, la lettura scorre via veloce, tanto da risultare quasi piacevole. Per quanto mi riguarda, ho apprezzato soprattutto le parti relative a Claire e al suo addestramento, forse perché essendo narrate in prima persona, non presentavano quei continui cambi di punto di vista che caratterizzano tutto il resto.
Quello che un po' mi ha dispiaciuto, è stato non sentire l'entusiasmo dell'autrice, come invece mi era capitato in altri libri: ce ne sono alcuni in cui è chiaramente percepibile la passione dell'autore, il suo coinvolgimento, il suo amore per ciò che è frutto della sua fantasia. Questo libro invece è "freddo", sembra scritto quasi per dovere, come se l'autrice si fosse messa al computer e seguendo uno schema di fondo avesse cominciato a scrivere, senza "sentire" dentro la storia.
Se dovessi dare un giudizio su questo libro, sarebbe questo: è uno di quei libri che si leggono volentieri, con la voglia di sapere sempre cosa succederà nella pagina dopo e in quella dopo ancora, ma che non è così coinvongente o bello da spingere il lettore a fiondarsi in libreria non appena esce il seguito - se anche non uscisse, non ne farei certo una tragedia - nè da andare a vedere un ipotetico film basato su di esso.

 

La saga di Amon II - La fine del sentiero di Paola Boni

 

 

P.S. Da qualche parte, anche nel trailer, ho trovato scritto che questa è la più grande saga fantasy italiana, e Paola Boni è la regina del fantasy... peccato che, stando a sentire i trailer e i vari commenti, tutti gli autori sono re e regine del proprio genere...
Chi pensa davvero che Paola Boni e Amon saga siano il massimo del fantasy, si legga prima un altro centinaio di fantasy ( vedi il Signore degli Anelli, non Twilight), poi parli.

 


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