Festeggiamo!La fatina di compleanno alla fine ha ceduto ai miei mille pianti e lamenti e, complice la recentissima fuga di una settimana in Florida tra le spiagge di Miami e le case vittoriane di Key West, mi ha portato il regalo più desiderato: il computerino nuovo!quindi, ora che non ci vogliono più 25 minuti dopo ogni singolo INVIO, eccomi come promesso con un nuovo post e una nuova ricettina, tra l’altro più che adatta ai festeggiamenti: Sangria… Sangria a fiumi!Che poi si fa presto a dire Sangria, dici che ci vuole? Butto della frutta nel vino e il gioco e’ fatto!Mbhe’... sicuramente quella e’ una strada, ma quella che vi mostro qui di seguito e’ la mia versione, sicuramente con più passaggi, ma credetemi che ne vale la pena, il risultato e’ una Sangria profumatissima e che vi taglierà per bene le gambe sotto al tavolo….. quindi occhio!Su Miami che dire? Ci voleva proprio!Ci siamo spalmati sulla bianca spiaggia di South Beach sotto un sole pazzesco ingurgitando gigantesche fruit salad tra un bagno e l’altro, il mare era splendido e caldo, stranamente poco profondo, nessuno squaletto all’orizzonte e una sfilza di edifici in stile art deco color pastello infilati tra grattacieli ben piu’ moderni a fare da cornice…. in serata la classica passeggiata in Lincoln Road e Ocean Drive e tanto, tanto relax….Un giorno solo ci ha provato a piovere, poco male: abbiamo risolto immediatamente con una gita nella ricca Coral Gables dove ci siamo consolati con il pantagruelico brunch del Biltmore Hotel tanto caro al vecchio Al Capone, quindi dopo un ricco buffet a base di sushi, chele di granchio, ostriche e decine di mini dessert, abbiamo deciso di concludere la giornata con un po’ di sano, sanisssssimo, shopping al classico Aventura Mall, dove mi son chiusa dentro al mio adorato Anthropologie (dal quale mon amour e’ riuscito a tirarmi fuori con la forza solo dopo diversi tentativi e non prima di aver portato in cassa la solita quantità di pezzi IRRINUNCIABILI).Anthro: il giorno che aprirai anche in Italia sara’ anche il giorno in cui mi dovrò trovare un secondo lavoro. Dopo Miami abbiamo deciso di andare a vedere com’è fatta anche la famosa Key West, dimora (una delle mille) di Hemingway e patria della mia adorata Key Lime Pie….!C’è da dire che la Overseas Highway che si percorre sfrecciando, (mica tanto), sul Mar Dei Caraibi è notevole, miglia di asfalto sospeso su acque verdissime che collegano tante piccole isolette altrimenti sperdute, fino ad arrivare all’ultimissima in fondo, quello che è chiamato per davvero The Southernmost Point in the US, dal quale solo 90 misere miglia vi separano dalla mitica Cuba! Ve lo dico: uno sconfinato mare dai colori pazzeschi vi circonda, ma…. praticamente niente spiagge! Sembrera’ folle (e lo è), ma qui dove tutti si aspetterebbero di trovare un piccolo paradiso tropicale, in realtà’ non ci sono spiagge degne di questo nome! La costa è quasi interamente di pietra e scogli, e riesci a tuffarti in mare solo da qualche pontile che ti permette di superare la barriera; una volta che vi tuffate vi aspettano senza dubbio bei fondali e tanti pesci, ma se stavate sognando lunghe passeggiate sul bianco bagnasciuga resterete delusi.La sera e’ d’obbligo una passeggiata su Duval Street dove cocktails e musica dal vivo animeranno la vostra serata, ma più di tutto è d’obbligo un tramonto dal Sunset Pier….. stupendo!Ma ora basta chiacchiere, quello che vi serve davvero è una bella brocca, del vino spagnolo, della buona frutta profumata e qualche trucchetto!Ingredienti:75 cl di vino rosso Sangre de Toro già freddouna stecca di cannella a pezzi o una manciata se già spezzettata1 cucchiaio di chiodi di garofanouna bella grattugiata di noce moscata1 arancia rigorosamente bio1 stecca di vaniglia3 pesche percoche2 pesche a polpa gialla3 cucchiai di zucchero di canna integrale3 cucchiai di rhum scuroE’ ovviamente tutto molto semplice, il risultato dipende solo dai passaggi e, come sempre, dalla buona qualità degli ingredienti utilizzati.Prendete una caraffa e mettete al suo interno la cannella, i chiodi di garofano, la noce moscata e l’arancia lavata e tagliata a fette; versate il vino e date una bella mescolata.In una ciotola mettete invece le pesche pelate e tagliate a pezzi, la “polpa” estratta dalla stecca di vaniglia, lo zucchero ed infine il rhum; mescolate con cura, i semini di vaniglia devono ricoprire uniformemente le pesche, e il rhum deve sciogliere bene lo zucchero.La bacca di vaniglia non buttatela, tagliatela a meta’ e aggiungetela al vino.Mettete tutto in frigo per un paio d’ore.A questo punto prendete una bella caraffa o una bella insalatiera, (a seconda di quanti litri ne avrete preparata!), e versateci dentro la frutta con tutto il succo lucido e sciropposo che avra’ nel frattempo tirato fuori; prendete un colino a maglie strettissime (quello per lo zucchero a velo per intenderci) e versate tutto il vino filtrandolo, così che le spezie non finiscano nei vostri bicchieri facendovi saltare un dente con i chiodi di garofano…..Rimettete in frigo per un’altra ora e poi…… salud amigos!
Festeggiamo!La fatina di compleanno alla fine ha ceduto ai miei mille pianti e lamenti e, complice la recentissima fuga di una settimana in Florida tra le spiagge di Miami e le case vittoriane di Key West, mi ha portato il regalo più desiderato: il computerino nuovo!quindi, ora che non ci vogliono più 25 minuti dopo ogni singolo INVIO, eccomi come promesso con un nuovo post e una nuova ricettina, tra l’altro più che adatta ai festeggiamenti: Sangria… Sangria a fiumi!Che poi si fa presto a dire Sangria, dici che ci vuole? Butto della frutta nel vino e il gioco e’ fatto!Mbhe’... sicuramente quella e’ una strada, ma quella che vi mostro qui di seguito e’ la mia versione, sicuramente con più passaggi, ma credetemi che ne vale la pena, il risultato e’ una Sangria profumatissima e che vi taglierà per bene le gambe sotto al tavolo….. quindi occhio!Su Miami che dire? Ci voleva proprio!Ci siamo spalmati sulla bianca spiaggia di South Beach sotto un sole pazzesco ingurgitando gigantesche fruit salad tra un bagno e l’altro, il mare era splendido e caldo, stranamente poco profondo, nessuno squaletto all’orizzonte e una sfilza di edifici in stile art deco color pastello infilati tra grattacieli ben piu’ moderni a fare da cornice…. in serata la classica passeggiata in Lincoln Road e Ocean Drive e tanto, tanto relax….Un giorno solo ci ha provato a piovere, poco male: abbiamo risolto immediatamente con una gita nella ricca Coral Gables dove ci siamo consolati con il pantagruelico brunch del Biltmore Hotel tanto caro al vecchio Al Capone, quindi dopo un ricco buffet a base di sushi, chele di granchio, ostriche e decine di mini dessert, abbiamo deciso di concludere la giornata con un po’ di sano, sanisssssimo, shopping al classico Aventura Mall, dove mi son chiusa dentro al mio adorato Anthropologie (dal quale mon amour e’ riuscito a tirarmi fuori con la forza solo dopo diversi tentativi e non prima di aver portato in cassa la solita quantità di pezzi IRRINUNCIABILI).Anthro: il giorno che aprirai anche in Italia sara’ anche il giorno in cui mi dovrò trovare un secondo lavoro. Dopo Miami abbiamo deciso di andare a vedere com’è fatta anche la famosa Key West, dimora (una delle mille) di Hemingway e patria della mia adorata Key Lime Pie….!C’è da dire che la Overseas Highway che si percorre sfrecciando, (mica tanto), sul Mar Dei Caraibi è notevole, miglia di asfalto sospeso su acque verdissime che collegano tante piccole isolette altrimenti sperdute, fino ad arrivare all’ultimissima in fondo, quello che è chiamato per davvero The Southernmost Point in the US, dal quale solo 90 misere miglia vi separano dalla mitica Cuba! Ve lo dico: uno sconfinato mare dai colori pazzeschi vi circonda, ma…. praticamente niente spiagge! Sembrera’ folle (e lo è), ma qui dove tutti si aspetterebbero di trovare un piccolo paradiso tropicale, in realtà’ non ci sono spiagge degne di questo nome! La costa è quasi interamente di pietra e scogli, e riesci a tuffarti in mare solo da qualche pontile che ti permette di superare la barriera; una volta che vi tuffate vi aspettano senza dubbio bei fondali e tanti pesci, ma se stavate sognando lunghe passeggiate sul bianco bagnasciuga resterete delusi.La sera e’ d’obbligo una passeggiata su Duval Street dove cocktails e musica dal vivo animeranno la vostra serata, ma più di tutto è d’obbligo un tramonto dal Sunset Pier….. stupendo!Ma ora basta chiacchiere, quello che vi serve davvero è una bella brocca, del vino spagnolo, della buona frutta profumata e qualche trucchetto!Ingredienti:75 cl di vino rosso Sangre de Toro già freddouna stecca di cannella a pezzi o una manciata se già spezzettata1 cucchiaio di chiodi di garofanouna bella grattugiata di noce moscata1 arancia rigorosamente bio1 stecca di vaniglia3 pesche percoche2 pesche a polpa gialla3 cucchiai di zucchero di canna integrale3 cucchiai di rhum scuroE’ ovviamente tutto molto semplice, il risultato dipende solo dai passaggi e, come sempre, dalla buona qualità degli ingredienti utilizzati.Prendete una caraffa e mettete al suo interno la cannella, i chiodi di garofano, la noce moscata e l’arancia lavata e tagliata a fette; versate il vino e date una bella mescolata.In una ciotola mettete invece le pesche pelate e tagliate a pezzi, la “polpa” estratta dalla stecca di vaniglia, lo zucchero ed infine il rhum; mescolate con cura, i semini di vaniglia devono ricoprire uniformemente le pesche, e il rhum deve sciogliere bene lo zucchero.La bacca di vaniglia non buttatela, tagliatela a meta’ e aggiungetela al vino.Mettete tutto in frigo per un paio d’ore.A questo punto prendete una bella caraffa o una bella insalatiera, (a seconda di quanti litri ne avrete preparata!), e versateci dentro la frutta con tutto il succo lucido e sciropposo che avra’ nel frattempo tirato fuori; prendete un colino a maglie strettissime (quello per lo zucchero a velo per intenderci) e versate tutto il vino filtrandolo, così che le spezie non finiscano nei vostri bicchieri facendovi saltare un dente con i chiodi di garofano…..Rimettete in frigo per un’altra ora e poi…… salud amigos!
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