La Santa Sede e la Palestina firmano l’accordo: “Sostegno per soluzione negoziata e pacifica”

Creato il 26 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Nuovo passo in avanti nei rapporti tra la Santa Sede e la Palestina. Dopo il riconoscimento del diritto dei palestinesi ad avere un proprio Stato, a maggio, è stato siglato in Vaticano l’accordo tra Santa Sede e la Palestina relativo agli “aspetti essenziali della vita e dell’attività della Chiesa nello Stato di Palestina, riaffermando nello stesso tempo il sostegno per una soluzione negoziata e pacifica della situazione nella regione”. Lo annuncia una nota della Sala stampa vaticana che fa sapere che oggi è stato firmato in Vaticano un “accordo globale”. Presenti alla firma, mons. Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e il ministro degli Affari Esteri palestinese, Riad Al-Malki.

(perfil.com)

L’accordo tra la Città del Vaticano e la Palestina.  Il Vaticano e la Palestina hanno siglato l’accordo sulle attività della Chiesa cattolica nei territori palestinesi. Si riafferma, così, il sostegno a una “soluzione negoziata e pacifica della situazione nella regione” e si incita a compiere “decisioni coraggiose” per mettere fine al conflitto tra Israele e Palestina con una soluzione dei due stati. Israele ha espresso il suo disappunto e ha avvertito che l’accordo “danneggerà gli sforzi per la pace”.

L’intesa sul testo dell’accordo era stata raggiunta il 13 maggio e aveva sollevato le critiche del governo israeliano, che aveva minacciato di prendere provvedimenti. Si è trattato del primo documento ufficiale bilaterale tra il Vaticano e lo stato della Palestina e costituisce un riconoscimento diplomatico. L’accordo precedente, concluso nel 2000, portava infatti la firma dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). Il riconoscimento è stato sottolineato da monsignor Paul Richard Gallagher, ministro degli esteri della santa sede, che al momento della firma dell’accordo ha parlato di un “segno del cammino compiuto dall’Autorità palestinese negli ultimi anni e soprattutto dell’approvazione internazionale culminata nella risoluzione dell’assemblea generale dell’Onu, del 29 novembre 2012, che ha riconosciuto la Palestina quale stato osservatore non membro delle Nazioni Unite”.


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