La sbrisolona, tipico dolce mantovano, viene adottato anche dalla vicina Cremona, una piccola variazione nel nome ed ecco una nuova paternità.
Poco importa a chi deve i natali questo dolce favoloso, io ne sono sempre andata ghiotta; da bambina correvo in forneria ad acquistare il mio trancio quotidiano, successivamente mi confezionavo la mia sbrisolosa personale.
Erano anni che non la gustavo… avevo il timore di non apprezzarla nella versione vegan e gluten free, meglio rinunciarci piuttosto di gustare un surrogato indegno del nome glorioso di Sbrisolosa.
Ma l’incontro con la strepitosa farina di Mais Corvino mi ha fatto scattare il desiderio di provarla, inoltre avevo già la ricetta pronta e testata, grazie a Lorenza non dovevo pensare a veganizzare e sglutinizzare il dolce.
Ispirandomi alla sua versione mi sono lanciata…. ecco la mia Sbrisolosa, vegan e gluten free e con la farina di Mais Corvino come protagonista principale.
Ho rotto il ghiaccio, ho ritrovato il sapore e il profumo della mia infanzia, mi sono rivista mentre da bambina divoravo il mio trancetto, ed ora sono inarrestabile…. a grande richiesta di Fausto, ho preparato la seconda Sbrisolosa.
Ingredienti:
100 gr di farina di riso
100 gr di farina di Mais Corvino
100 gr di mandorle tritate finissime
80 gr di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
80 gr di sciroppo di riso
20 gr di farina di lino
la scorza grattugiata di un limone bio
un pizzico di sale
40 ml di acqua
10 mandorle sgusciate per la decorazione
Procedimento:
In una ciotola riunire la farina di riso, la farina di mais, le mandorle, la farina di lino e la scorza grattugiata del limone.
Unire lo sciroppo di riso, l’olio, un pizzico di sale, impastare; sarà necessario aggiungere poca acqua, valutare la quantità, ne serve pochissima, solo il necessario per amalgamare e impastare le farine.
La farina di lino richiede poco liquido, ma vi garantirà un impasto compatto e friabile.
Ottenuto un composto friabile, ma compatto, distribuitelo in una teglia di 22 cm di diametro leggermente oliata.
Due terzi del composto andranno compattati pressandoli con i palmi delle mani nella teglia, la parte rimasta andrà distribuita a grosse briciole.
Tra le mani poco impasto per volta, sfregare direttamente sulla teglia formando delle briciole di impasto irregolari.
Pressare leggermente, decorare con le mandorle sgusciate e cuocere in forno caldo a 170° per circa 30 min.
Prima di sfornare controllare la cottura alzando leggermente il dolce dalla teglia: il fondo deve risultare perfettamente cotto e compatto.
Se desiderate servire il dolce a fette regolari, tagliatela da calda: una volta raffreddata sarà impossibile ottenere la fetta, ma anche questo particolare rende la Sbrisolosa così unica.
Rispetto alla ricetta di Lorenza ho aggiunto la farina di semi di lino e la scorza del limone grattugiata: la farina di semi di lino modifica di poco il colore del dolce, ma consente di ottenere una consistenza perfetta, la scorza del limone grattugiata, è indispensabile per “sgrassare” il dolce.
Nelle ricette di famiglia tra gli ingredienti è frequente trovare una mentina sbriciolata, lo scopo è quello di aggiungere una nota fresca e aromatica, o nel caso della scorza del limone, amara acidula: due aromi fondamentali per ammorbidire il gusto deciso delle mandorle, un piccolo inganno per il palato.
Grazie Lorenza, mi hai dato l’opportunità di far pace con la Sbrisolosa e grazie alla Farina di Mais Corvino che mi ha dato l’imput per provarci.
Ora tocca a voi….
Si conserva a lungo in un contenitore in dispensa, sarà sempre fresca e fragrante.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Daria – del blog Gocce d’aria – Integralmente